Alberto Pastori Erano in centinaia le persone che hanno voluto essere presenti ai funerali della famiglia Curcelli. Durante la notte tra venerdì 11 e sabato 12 Ottobre 2019, il padre di famiglia, Ciro Curcelli, di professione agente penitenziario, ha ucciso la moglie e le due giovani figlie per poi togliersi la vita sparandosi.
Nel paese dove abitavano, Orta Nova, comune in provincia di Foggia, in Puglia, venerdì 18 Ottobre 2019 sono stati celebrati i funerali delle vittime. Decine di palloncini bianchi, uno striscione con la scritta “Nessuno muore se vive nel cuore di chi resta”, e un lungo applauso tra le tante persone commosse.
Funerali famiglia Orta Nuova
Al centro della chiesa gremita di gente, le bare bianche di Valentina, 18 anni, e Miriana, 12 anni. Accanto a loro quelle dei due genitori, Teresa e Ciro. “La nostra società ortense non può giudicare – ha detto monsignor Luigi Renna, vescovo della diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano – ma può soltanto migliorare nelle relazioni”. Tra le persone presenti anche Ines Panessa, la psicologa che sta seguendo l’unico sopravvissuto della famiglia alla strage, il figlio Antonio di 26 anni, che vive nel Nord Italia.
Le cause che hanno portato alla tragedia, al momento, sono ancora sconosciute. L’agente penitenziario, 53 anni, avrebbe sparato prima alla moglie 54enne e poi alle due figlie, togliendosi poi la vita con un colpo alla testa. Sarebbe stato lui stesso ad avvertire i Carabinieri informandoli dell’accaduto, poco prima di uccidersi. All’arrivo dei soccorsi nell’appartamento l’agente era ancora vivo, ma sarebbe morto poco dopo l’arrivo all’ospedale di Foggia.
