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Alan Kurdi, i 32 migranti salvati sbarcheranno a Pozzallo

Alan Kurdi Pozzallo

I 32 migranti a bordo dell'imbarcazione Alan Kurdi sbarcherano a Pozzallo: verranno poi redistribuiti in altri paesi europei.

E’ giunto ad una fine lo stallo della Alan Kurdi, imbarcazione della Ong tedesca Sea-Eye che nella notte tra il 26 e il 27 dicembre 2019 aveva tratto in salvo 32 migranti al largo delle coste della Libia: il Viminale gli ha assegnato come porto di sbarco quello di Pozzallo.

Alan Kurdi diretta a Pozzallo

La situazione a bordo della nave era stata giudicata critica e difficile dai soccorritori, che avevano evidenziato come tra le persone salvate vi erano anche sei bambini e cinque donne di cui una in stato di gravidanza. Stando al profilo Twitter della Ong, tutte sono di nazionalità libica e in fuga dalla guerra. Nonostante ciò Malta avrebbe loro negato un porto sicuro dove approdare, motivo per cui si sono rivolti all’Italia.

Date le condizioni di vulnerabilità dei migranti, per alcuni dei quali era stata chiesta l’evacuazione medica, il ministero dell’Interno italiano ha deciso di sbloccare la situazione e assegnare il porto siciliano. Ha poi chiesto alla Commissione europea di avviare la procedura per il ricollocamento dei migranti secondo quanto stabilito dal pre-accordo di Malta.

L’appello del sindaco di Palermo

Prima che il Viminale desse l’ok, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando aveva rivolto un triplice appello affinché le persone venissero fatte sbarcare. Uno al Premier Giuseppe Conte, un altro al Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli e l’ultimo alla Presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen.

L’invito era quello di intervenire al più presto a tutela dei cittadini libici in fuga dalla guerra. A tal proposito si era dichiarato disponibile ad accogliere nel capoluogo siciliano le persone salvate.