Buone notizie per le imbarcazioni umanitarie Sea Watch 3 e Open Arms. L’Italia ha assegnato la città di Taranto come porto sicuro per la nave dell’ex capitano Carola Rackete: la ong tedesca ha a bordo 119 persone, migranti soccorsi in tre diversi interventi avvenuti nei giorni scorsi. Alla spagnola Open Arms invece è stato assegnato il porto di Messina. Il Viminale ha confermato ufficialmente l’assegnazione dei due porti alle ong. “La gioia a bordo è inspiegabile, così come il nostro sollievo” -commenta l’equipaggio della Sea Watch, in una nota pubblicata su Twitter- “Auspichiamo di arrivare presto a un meccanismo di sbarco e redistribuzione automatico, senza sporchi accordi con la Libia”.
? L’Italia assegna a #SeaWatch un #PortoSicuro a #Taranto.
La gioia a bordo è inspiegabile, così come il nostro sollievo.
Auspichiamo di arrivare presto a un meccanismo di sbarco e redistribuzione automatico, senza sporchi accordi con la #Libia.
Avanti! pic.twitter.com/kcjOM5OYD2
— Sea-Watch Italy (@SeaWatchItaly) January 14, 2020
Migranti a Taranto e Messina: la redistribuzione
L’imbarcazione Proactiva ha soccorso 118 migranti, dal ministero fanno sapere che “Francia, Germania, Portogallo e Irlanda hanno dato la disponibilità ad accogliere i richiedenti asilo”. La redistribuzione dei migranti avverrà in base alla procedura già avviata a livello europeo con il pre-accordo di Malta. Oscar Camps fondatore di Open Arms ha commentato “Un grande sollievo per le persone soccorse e anche per l’equipaggio. Speriamo che si arrivi presto a un sistema strutturato di sbarco e redistribuzione e alla sospensione degli accordi con la Libia”.
Italia assegna ad #OpenArms Messina come #portosicuro. Un grande sollievo per le persone soccorse e anche per l’equipaggio. Speriamo che si arrivi presto a un sistema strutturato di sbarco e redistribuzione e alla sospensione degli accordi con la #Libia. https://t.co/rz4moiriuc
— Open Arms IT (@openarms_it) January 14, 2020