> > Ilaria Capua: "Il coronavirus è in Europa, l'Italia lo ha diagnosticato prima"

Ilaria Capua: "Il coronavirus è in Europa, l'Italia lo ha diagnosticato prima"

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Ilaria Capua rassicura gli italiani sul coronavirus: "Non è letale come temevano", ha detto precisando che "per molti è semplice influenza".

Ilaria Capua, la professoressa del One Health Center of Excellence della University of Florida, rassicura gli italiani con alcune informazioni sul coronavirus. In particolare, la virologa ritiene che la malattia sia presente da settimane in Europa e questa “è una buona notizia perché per molti è semplice influenza“. Capua ha spiegato che il Covid-19 “non è letale come si temeva”. L’elevato numero di casi registrati in Italia è dovuto al fatto che si stanno effettuando moltissimi tamponi. “Sono convinta – ha detto ancora la virologa – che diversi Paesi europei hanno casi di coronavirus che verranno diagnosticati nei prossimi giorni”.

Coronavirus: parla Ilaria Capua

Lo aveva annunciato a L’aria che Tira: “Il coronavirus arriverà in Italia, quindi bisogna organizzarsi”, aveva detto Ilaria Capua. Infatti, il numero dei contagi ha superato le 250 persone in pochi giorni, mentre i decessi registrati sono 7, quasi tutti avevano patologie pregresse. “C’è poco da essere ottimisti” ha detto Ilaria Capua. “Vero – prosegue ancora la virologa -, ma non per questo bisogna cessare di guardare le cose dalla giusta prospettiva”. L’elevato numero di contagi registrati in Italia non è un fattore del tutto negativo: “Forse – sostiene la virologa -, molto banalmente, abbiamo diagnosticato di più e prima“.

Ilaria ipotizza anche che “l’infezione in Veneto e Lombardia abbia circolato prima del primo decesso, almeno per una ventina di giorni (…), circolando da settimane, forse da qualche settimana, se non addirittura qualche mese”. Questo, però, è da considerarsi come un fattore positivo, in quanto – prosegue la virologa – “il numero degli infetti è maggiore di quanto pensavamo. E il potenziale letale del virus, molto minore“. Pare quindi che nella maggior parte dei casi, il coronavirus “è incapace di provocare una malattia degna di essere portata all’attenzione dei medici. Oppure, quando è stata portata all’attenzione dei medici italiani, è stata trattata dai medici italiani esattamente come è stata trattata dai medici cinesi. Cioè, hanno pensato che fosse influenza”.

Secondo la professoressa, il Covd-19 ci accompagnerà fino alla prossima primavera o estate ma “il virus farà il giro del mondo in tempi abbastanza rapidi, perché siamo tanti e il virus troverà tanti corpi, come batterie. Ma non vuol dire che ci saranno forme gravi, anzi molto probabilmente sarà sempre più debole“.