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Coronavirus in Vaticano, primo caso positivo: adottate misure stringenti

Coronavirus, primo caso in Vaticano

Registrato il primo caso di coronavirus in Vaticano: aumentano le misure di sicurezza.

Misure di sicurezza stringenti in Vaticano dopo l’accertamento del primo caso di contagio da coronavirus. Temporaneamente risultano “sospesi tutti i servizi ambulatoriali della Direzione Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano per poter sanificare gli ambienti“, ha fatto sapere il portavoce Vaticano Matteo Bruni. “Rimane però in funzione il presidio di Pronto Soccorso – ha aggiunto -. La Direzione Sanità e Igiene sta provvedendo ad informare le competenti autorità italiane e nel frattempo sono stati avviati i protocolli sanitari previsti“. Nei giorni precedenti, anche Papa Francesco era stato sottoposto al tampone che ha escluso il Covid-19.

Coronavirus in Vaticano: primo caso

Nella mattinata di venerdì 6 marzo è stato registrato il primo caso di coronavirus in Vaticano: i servizi ambulatoriali rimangono momentaneamente sospesi. Soltanto poche ore prima erano state adottate misure più stringenti per contenere l’infezione da Covid-19. La Direzione sanità igiene del Governatorato chiedeva di “sospendere riunioni ed eventi sociali in cui è coinvolto personale sanitario o personale incaricato dello svolgimento di servizi pubblici essenziali o di pubblica utilità”.

Inoltre, era stato imposto l’obbligo, per i servizi aperti al pubblico, di esporre “le norme per la prevenzione e diffusione dell’infezione COVID-19 emanate dalla Direzione di Sanità ed Igiene (DSI)”.

Infine, la popolazione era invitata a mantenere una “distanza di sicurezza interpersonale di almeno 1 metro” e “limitare i viaggi e gli spostamenti se non strettamente necessari”.