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Coronavirus, il sindaco di Bergamo: "Molte persone stanno morendo in casa"

Coronavirus sindaco Bergamo

A Bergamo ci sarebbero molte persone che muoiono con il coronavirus in casa e per questo non vengono censite: a parlarne il sindaco Gori.

Il sindaco di Bergamo si è espresso sulla difficile situazione che sta vivendo la sua città e la sua provincia a causa del coronavirus. La zona è infatti una tra le più colpite e, come suggeriscono in molti, i casi accertati sono in realtà molti meno di quelli reali.

Coronavirus: parla il sindaco di Bergamo

Giorgio Gori ha lanciato l’allarme spiegando che i dati ufficiali che ogni giorno la Protezione Civile diffonde “non dicono che molte persone stanno morendo nelle loro case dato che non vengono censite“. Infatti, ha continuato, ai molti cittadini positivi al tampone ma privi di gravi problemi respiratori si chiede soltanto di stare a casa. E quindi a suo parere non rientrerebbero nella statistica dei morti giornalieri.

Ha poi affermato che la sua città è al limite e che la situazione è molto critica sul fronte sanitario. Proprio a questo proposito l’ospedale Papa Giovanni XXIII ha fatto sapere di aver esaurito i posti letto in terapia intensiva. Per gli eventuali pazienti che avessero bisogno di ventilazione o ossigeno si dovrà ricorrere alla rete nazionale delle terapie intensive.

Fortunatamente però, ha concluso il primo cittadino, la popolazione si è mobilitata in difesa dei suoi cittadini più deboli. A dimostrarlo vi sono i 500 volontari che consegnano farmaci alle persone anziane che vivono da sole. O anche la campagna “Facciamo due chiacchiere” che prevede di telefonare ad una persona anziana e dedicarle parte del proprio tempo.