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Coronavirus, task force medici: arrivate 7.220 domande in poche ore

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Sono 7.220 le domande ricevute in poche ore dalla Protezioni Civile per partecipare alla task force di medici che aiuterà nell'emergenza coronavirus.

Per venire in soccorso delle zone più colpite dall’emergenza coronavirus, il governo ha aperto un bando per selezionare 300 medici che possano dar vita ad una task force che operi nelle strutture sanitarie. In pochissime ore sono già oltre 7.220 le domande arrivate, “un forte segnale di solidarietà e spirito di servizio che testimonia il coraggio della comunità nazionale“.

Coronavirus: domande per task force medici

A dichiararlo è stato il Premier Conte sui propri canali social, dicendosi soddisfatto della risposta ricevuta all’appello straordinario inviato soltanto la sera prima. In un momento così difficile, ha continuato, il fatto che così tante persone abbiano voglia di mettersi a disposizione dimostra la generosità “di cui tutti noi italiani possiamo andare fieri“.

Sono diverse le strutture ospedaliere che, trovandosi al collasso e con diversi medici infetti e quindi impossibilitati a lavorare, hanno bisogno di rinforzi.

È stato per questo motivo che il Presidente del Consiglio, la Protezione Civile e il ministro Boccia hanno deciso di chiedere aiuto a tutti i medici del Servizio sanitario nazionale. La partecipazione è su base volontaria e chi vorrà aderire dovrà visionare l’apposito bando online, compilare quanto richiesto con le informazioni personale e attendere che venga fatta la selezione. Il bando ha scadenza alle ore 20:00 di sabato 21 marzo 2020.


Sull’apposito sito si specifica inoltre che coloro che prenderanno parte alla task force avranno diritto al rimborso delle spese di viaggio e ad una indennità forfettaria per ciascuna giornata prestata. Saranno poi le regioni stesse a provvedere alla sistemazione alloggiativa.

Le parole del ministro Boccia

Non si è fatta attendere la risposta del ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia, che ha dichiarato: “Questa enorme risposta è un atto di amore e orgoglio. Scorrendo nomi e date di nascita, ti viene da piangere perché vedi giovani medici e anche ottantenni e allora si capisce cosa è questo Paese in questo momento. Tanti dal Sud, ma vengono da tutt’Italia. Lo Stato farà di tutto per sostenerli e ringraziarli”.

Il ministro ha poi concluso esprimendo il proprio ringraziamento nei confronti dei tanti medici che hanno risposto al bando: “Quando abbiamo iniziato questa discussione, molti pensavano che forse potessero arrivare un centinaio domande, noi ci abbiamo creduto fin dall’inizio. Abbiamo aperto un bando con la Protezione civile e siamo stati travolti dall’Italia migliore”.