> > Sì dal Viminale alle passeggiate genitori-figli ma i comuni lo vietano

Sì dal Viminale alle passeggiate genitori-figli ma i comuni lo vietano

Immagine di repertorio

Monta la protesta dai comuni dopo il via libera dal Viminale alle passeggiate all'aperto genitori-figli durante l'emergenza coronavirus.

Il Viminale dà il via libera alle passeggiate genitori-figli ma monta la protesta dai comuni. Il governatore Fontana: “In Lombardia non cambierà nulla”. Il ministero precisa: “Sugli spostamenti le regole non cambiano, con i figli solo uscite necessarie”.

Coronavirus, passeggiate genitori-figli

Dopo la decisione di dare il via libera alle passeggiate genitori-figli i comuni e le regioni si oppongono. “Spero che i cittadini ignorino questa folle, insensata e irresponsabile circolare, che stiano a casa e organizzino giochi con i propri figli”. Ha detto l’assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera.

Il governatore della Lombardia ha spiegato che: “In Lombardia non cambierà nulla rispetto a ciò che è contenuto nella mia ordinanza valida fino al 4 di aprile. Se esco con mio figlio senza motivazione valida e senza rispettare le distanze dagli altri, si rischia la multa. Capisco che sia una cosa brutta, ma bisogna cerare di limitarsi il più possibile”.

Anche il presidente della Campania De Luca ha accusato il Viminale di “irresponsabilità” ribadendo il divieto assoluto di passeggiate e jogging all’interno della sua regione. Intanto il sindaco di Alzano, Camillo Bertocchi, ha vietato le passeggiate, lo stesso è stato fatto dal sindaco di Cisano Bergamasco, Andrea Previtali, contrario al provvedimento. Dal Viminale però precisano: “Nessuna apertura, solo dettagli interpretativi di un quadro normativo vigente. Uscire da casa deve sempre essere motivato. È da intendersi consentito, ad un solo genitore, camminare con i propri figli minori in quanto tale attività può essere ricondotta alle attività motorie all’aperto, purché in prossimità della propria abitazione”.