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La casa di riposo organizza una risottata in piena emergenza

Una risottata in piena emergenza.

Una risottata in piena emergenza coronavirus alla casa di riposo di Saranno, un mese dopo si contano tre persone decedute con tampone positivo.

La casa di riposo organizza una risottata in piena emergenza coronavirus. Il 5 marzo scorso la casa di riposo Focris di Saronno, in provincia di Varese ha organizzato un evento intitolato “virusotto”.

La casa di riposo organizza una risottata

Mentre si contavano già 3858 e 418 deceduti la casa di riposo organizzava un evento del genere, Anna Muggiano della Fp Cgil Varese: “Sappiamo che anche dopo il decreto che vietava gli assembramenti, il direttore ha consentito agli ospiti ed al personale di non rispettare tale divieto, infatti ha fatto organizzare anche una risottata da lui stesso definita con macabra ironia “virusotto” permettendo che più persone si trovassero assembrate, senza nessun rispetto delle prescrizioni”.

Un mese dopo l’evento i decessi accertati sono tre, tutti risultati positivi al Covid-19. Il direttore della struttura, Fausto Forti, si è difeso dichiarando a Fanpage.it che “i contagiati non avevano partecipato, il virusotto non c’entra niente con i casi” ma la Cgil va avanti nella denuncia: “Ha consentito agli ospiti e al personale di non rispettare il divieto di assembramento”. I sindacati hanno dichiarato: “Ad oggi i decessi dei pazienti sono ormai dieci, non è ancora stata fatta una vera sanificazione degli ambienti dove gli ospiti positivi hanno soggiornato. Sono ormai già quattro gli operatori contagiati, e venti sono a casa in malattia con sintomi da infezioni”.

Il direttore ha spiegato: “Noi abbiamo avuto tre casi confermati, che sono morti in ospedale. Non sappiamo quanti casi ci sono nella struttura. Abbiamo chiesto ad Ats 97 tamponi, ma ce ne hanno dati solo 20 per il personale. Saranno eseguiti il 14 aprile. Abbiamo alcuni degenti con sintomi sospetti, soprattutto stato febbrile, li abbiamo messi in un’ala separata al terzo piano. Sono otto persone”.

Sul “virusotto” è sicuro: “Le persone erano ben distanziate in uno spazio molto grande. Ho già risposto ai sindacati. Sa quante persone che hanno partecipato al pranzo sono contagiati? Zero. I casi sono arrivati dopo, ma non so come sia entrato il virus. Io non ho obbligato nessuno a partecipare, tanto che gli ospiti sono stati serviti a pranzo solo da volontari”. E sul perché nessuno indossasse mascherine ha dichiarato che: “Senza mascherina le foto venivano meglio”. Anche il sindaco di Saranno, Alessandro Fagioli, ha chiesto chiarimenti alla struttura per quanto stia succedendo all’interno della casa di riposo. In questi giorni continua la crisi all’interno delle Rsa portandosi dietro sfortunatamente numerosi decessi.