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Coronavirus: Conte comprò migliaia di mascherine per Palazzo Chigi

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Decine di migliaia di mascherine, bombole di ossigeno, camici, guanti, gel disinfettante: tutti gli acquisti di Conte durante l'emergenza coronavirus.

Come dimostrato da documenti ufficiali della Presidenza del Consiglio, Palazzo Chigi in piena epidemia di coronavirus ha acquistato migliaia di mascherine oltre a gel, camici e ventilatori polmonari che sarebbero serviti presumibilmente per Giuseppe Conte e i suoi collaboratori in caso di emergenza.

Coronavirus: Conte comprò migliaia di mascherine

Ricostruendo la vicenda, si è notato che il 26 febbraio 2020, pochi giorni dopo la diagnosi del primo caso positivo di Codogno, aveva acquisito la disponibilità da parte di un’azienda veneta a consegnare entro cinque giorni 500 mascherine APVR FFP3 al prezzo di 7,98 euro cadauna. Nel medesimo giorno anche un centro di produzione del bergamasco, una delle aree più colpite, aveva trovato per Conte 10 mila mascherine chirurgiche al prezzo di 20 centesimi l’una. Nell’ultima settimana di marzo ne ha poi inviate altre 32.400 al medesimo costo, dopo aver portato a Roma 900 camici a 80 centesimi l’uno. Tutto ciò mentre in tutti i comuni i cittadini, soprattutto medici e infermieri, faticavano a trovare dispositivi di protezione. Il che ha anche causato una speculazione che ha portato alla loro vendita anche di 10 euro al pezzo.

Il 3 marzo poi una ditta di Pomezia ha consegnato a Palazzo Chigi 310 confezioni da 100 pezzi l’una di guanti monouso per un prezzo complessivo di 1.500 euro. Poco dopo un’azienda romana ha portato invece 330 camici in TNT idrorepellente con rinforzo al prezzo di 1.120 euro. A distanza di sette giorni un’azienda del foggiano ha rifornito il palazzo di 270 taniche da cinque litri l’una di gel disinfettante al prezzo di 16,50 euro cadauno, 50 flaconi di sapone antibatterico da 500 ml con dosatore a 3 euro l’uno e 130 flaconi di gel disinfettante da 500 ml con dosatore.

Oltre a ciò sono giunte anche 4 bombole da 14 litri, da aggiungere a 7 bombole da litri 2 per fornitura di ossigeno. Senza contare un “frigorifero per la conservazione di farmaci e vaccini“, “2 defibrillatori semiautomatici DAE” e “1 elettrocardiografo Mortara Eli 230 e 1 elettrocardiografo“.