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Coronavirus, scuola al via a settembre: maturità con esame a distanza

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Come illustrato dal presidente Conte in maniera non ufficiale, nella Fase 2 dell'emergenza coronavirus la ripartenza delle scuola avverrà a settembre.

Come illustrato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte in maniera non ufficiale durante un’intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica, nella cosiddetta Fase 2 dell’emergenza coronavirus la ripartenza della scuola avverrà nel mese di settembre con l’avvio del prossimo anno scolastico e non a maggio in concomitanza con l’allentamento delle restrizioni sui cittadini. Secondo le direttive governative attualmente allo studio inoltre, gli esami di maturità di quest’anno verranno modificati in modo da poterli effettuare in un unico colloquio orale da tenersi in via telematica.

Coronavirus, riapertura scuola a settembre


Nel corso dell’intervista pubblicata nella giornata di domenica 26 aprile il presidente Conte ha specificato come la priorità maggiore al momento si quella di garantire la salute di studenti e docenti: “Tutti gli scenari elaborati dal comitato tecnico-scientifico prefigurano rischi molto elevati di contagio, in caso di riapertura delle scuole. È in gioco la salute dei nostri figli, senza trascurare che l’età media del personale docente è tra le più alte d’Europa.

Per quanto riguarda invece il nodo degli esami di maturità, il governo è attualmente al lavoro per garantire lo svolgimento di questi ultimi attraverso gli strumenti telematici, rivelatisi particolarmente utili in queste ultime settimane nell’ambito della didattica a distanza: “La didattica a distanza, mediamente, sta funzionando bene. La ministra Azzolina sta lavorando per consentire che gli esami di Stato si svolgano in conferenza personale, in condizioni di sicurezza”. Si prevede infatti la riduzione dell’esame di Stato a un unico colloquio orale, che verrà effettuato via internet per l’occasione.

Il sostegno ai genitori

Con la riapertura delle scuole ormai quasi ufficiale per settembre rimane però il nodo di tutti quei genitori che riprenderanno a lavorare a partire dal 4 maggio e che non sapranno come gestire i figli rimasti a casa. A tal proposito il presidente Conte ha assicurato che verranno stanziati appositi aiuti, soprattutto per chi ha figli piccoli, rinnovando le misure già esistenti come il congedo parentale straordinario e il bonus baby sitter: “Nel decreto in preparazione saranno previste misure specifiche di sostegno per i genitori che hanno figli a casa”.