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Coronavirus, il virologo: "Riapertura con grande attenzione"

virologo Andreoni

Coronavirus, il virologo Andreoni: "Dobbiamo convivere col virus, grande attenzione. Per vacanze suggerisco la montagna, c'è maggior distanziamento"

Mentre il governo annuncia i punti che caratterizzeranno la fase 2, in partenza dal 4 maggio, i virologi danno consigli su come affrontare la ripartenza con il coronavirus. Sarà un periodo di convivenza con il virus, che non se n’è ancora andato e rimarrà a far parte delle nostre vite ancora un po’.

Coronavirus: “Grande attenzione per riapertura”

“L’infezione, seppur parzialmente, è sotto controllo”. A parlare è il professor Massimo Andreoni, virologo del Policlinico Tor Vergata e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive. “Le misure di contenimento, però, devono essere mantenute con attenzione“. Per quanto riguarda la riapertura, i virologi aspetterebbero ancora, ma sanno che è impossibile non ripartire ora. “Sotto l’aspetto epidemiologico la risposta è no, certamente subentrano questioni legate all’aspetto economico e psicologico delle persone. Se ci sarà la riapertura, così come è stata programmata, dovrà essere fatta con grande attenzione -prosegue il virologo-. I controlli medici dovranno essere ancora più accurati, sempre più una maggiore disponibilità a fare tamponi naso-faringei per intercettare il più presto possibile eventuali nuovi malati e avviare il controllo anche sui contatti. Quello che abbiamo capito è che saremo costretti a una convivenza con il coronavirus. La strategia non è quella di azzerare l’infezione ma di tenerla sotto controllo”.

Coronavirus, meglio vacanze in montagna

Per il professor Andreoni, quindi, bisogna ancora tenere alta la guardia. “L’indice di trasmissione di cui si parla tanto sta continuando a scendere anche se per il controllo totale dell’epidemia dobbiamo andare sotto l’1 per cento“. In conclusione, un consiglio agli italiani che vogliono andare in vacanza quest’estate, decreto permettendo. “Più montagna perché il distanziamento tra le persone è molto più facile -conclude il virologo-. Con il caldo il virus potrà attenuarsi, come accade con tutte le virosi respiratorie”.