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Coronavirus, legge 104: come funziona la proroga di 12 giorni?

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Coronavirus, come funziona la proroga di 12 giorni nei mesi di maggio e giugno per chi usufruisce della legge 104?

Coronavirus e legge 104, importante novità per chi usufruisce degli ausili stabiliti da questa norma statale. In tempi di pandemia, infatti, si è pensato di prorogare i permessi retribuiti a 12 giorni per poter assistere alle persone anziane o non autosufficienti. Cosa prevede il Decreto Aprile varato dal Governo Conte? A maggio 2020 arriva la proroga per i giorni extra di permesso rispetto a quelli già stabiliti dalla legge 104 per far fronte all’emergenza coronavirus. La proroga dei permessi retribuiti extra rispetto a quelli già previsti dalla legge 104 è presente nella bozza di testo del Decreto di Aprile (in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale).

Coronavirus e legge 104: proroga 12 giorni

La proroga per la legge 104 in tempi di Coronavirus riguarda i lavoratori disabili con handicap grave e i lavoratori che assistono un familiare o affine fino a secondo grado con grave disabilità. Per questi soggetti i giorni di permesso diventano 18 a maggio e giugno 2020 e saranno fruibili anche consecutivamente nello stesso mese o in forma frazionata in ore. Sono invece esclusi dai giorni di permesso extra della legge 104 i lavoratori a domicilio, gli addetti ai lavori domestici e familiari, i lavoratori agricoli a tempo determinato occupati a giornata, i lavoratori autonomi e i lavoratori parasubordinati.

Per fare domanda affinché si possano avere questi giorni di proroga stabiliti dalla legge 104, invece, nessuna novità. Chi è già autorizzato per i permessi di maggio e giugno, infatti, non deve fare nulla: i datori di lavoro sono tenuti a concedere l’estensione dei 12 giorni come se già prevista nella precedente autorizzazione. Chi deve ottenere l’autorizzazione, invece, deve inoltrare la domanda sul portale Inps tramite i Servizi online per il cittadino, o tramite il portale web dell’ente statale (è necessario il codice Pin), oppure chiamando il numero Inps 803.164 o infine chiamare il patronato.