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Scandalo intercettazioni Palamara, si dimettono i vertici dell'Anm

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A seguito delle ultime intercettazioni riguardanti l'ex presidente dell'Anm Luca Palamara i principali vertici dell'organismo si sono dimessi.

Terremoto nell’Associazione Nazionale Magistrati a seguito della pubblicazione delle ultime intercettazioni telefoniche riguardanti Luca Palamara, ex presidente dell’organismo dal 2008 al 2012 e attualmente indagato per corruzione. Dopo una riunione del Comitato direttivo centrale durata quasi otto ore i vertici dell’Anm, per la precisione il presidente Luca Poniz e il segretario Giuliano Caputo, hanno infatti deciso di dimettersi.

Intercettazioni Palamara, dimessi vertici Anm

Le dimissioni dei vertici dell’Anm giunte nelle scorse ore sono scaturite a seguito delle ultime intercettazioni del telefono di Palamara trapelate sui giornali, in particolare sul quotidiano La Verità. Un’inchiesta della testata diretta da Maurizio Belpietro aveva infatti mostrato come l’ex presidente Palamara, in una conversazione con il procuratore capo di Viterbo Paolo Auriemma, abbia in passato dichiarato che Matteo Salvini andasse fermato. Frasi pronunciate proprio mentre l’ex ministro dell’Interno è in attesa del processo contro di lui, per il reato di sequestro di persona ai danni dei migranti della nave Ocean Viking, che dovrebbe avere inizio il prossimo ottobre a Catania.

Con le dimissioni del presidente Poniz e del segretario Caputo, appartenenti rispettivamente alla corrente progressista Area e a Unicost, precedentemente dominata proprio da Palamara, i vari gruppi dovranno fare le proprie valutazioni e capire se è possibile formare una nuova maggioranza che possa traghettare l’Associazione almeno fino alle elezioni del prossimo ottobre. Il prossimo consiglio del Comitato direttivo centrale dell’Anm è stato convocato per la giornata di lunedì 25 maggio alle ore 19. Attualmente all’interno della Giunta dell’Anm è rimasta soltanto la corrente denominata Autonomia e Indipendenza, guidata dal magistrato ed ex presidente Piercamillo Davigo.