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Veneto, tedeschi in spiaggia: primi fra tutti durante la pandemia

Turisti tedeschi in spiaggia in Veneto

Nonostante il Coronavirus, in Veneto arrivano già i primi turisti tedeschi e corrono in spiaggia. Alloggiano presso un campeggio a Cavallino.

In Veneto arrivano i primi turisti e sono tedeschi: già in spiaggia a godersi il sole, il mare e il campeggio. Auto e caravan dall’area Schengen, all’apertura dei confini con l’Italia, iniziano ad affollare le principali strade con destinazione montagna, laghi e litorali.

Veneto: i primi tedeschi in spiaggia

Nessun obbligo di quarantena per turisti dall’area Schengen né dalla Gran Bretagna. Riaprono gli alberghi anche sul lago di Garda, che da sempre attirano turisti da Germania e Austria come le località balneari, fra le quali Bibione. La maggior parte degli avventori ha scelto alloggio in appartamento, per poter iniziare sin da subito la propria vacanza, ma altrettanti hanno optato per la gita in camper.

All’Union Lido di Cavallino-Treporti, arrivano alle luci dell’alba i primissimi turisti tedeschi: si tratta della famiglia Druml-Reheis dalla Baviera, e quattro amici danesi da Copenaghen. “Ci abbiamo messo 5 ore ad arrivare, tutte d’un fiato, ma ne vale la pena”, racconta Manuela a Il Corriere, sorridendo al marito e alle 3 figlie mentre pranzano.

Molti scelgono il campeggio

“In Germania non c’è mai stato il divieto a spostarsi ma il governo sconsigliava di venire in Italia e soprattutto, fino a oggi, chi si spostava doveva poi rispettare 2 settimane di quarantena al rientro”, continua la signora, “Noi siamo molto tranquilli rispetto alla situazione, ci muoveremmo anche senza mascherina ma sappiamo che lo si può fare solo all’aperto e va bene così”.

La famiglia sceglie regolarmente il campeggio di Cavallino-Treporti e si fermerà fino al weekend, per poi ritornare a metà agosto e godersi 1 mese di ferie. “Questa mattina alla radio dicevano che solo il 30% dei tedeschi verrà in Italia”, spiega Manuela, “Se si sposteranno lo faranno verso il Mare del Nord, per timore, ma non ce n’è davvero motivo”.