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Castellino e Nardulli condannati a 6 anni per aggressione

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Giuliano Castellino e Vincenzo Nardulli, esponenti di estrema destra, sono stati condannati a 6 anni per l'aggressione a Verano del gennaio 2019.

Giuliano Castellino e Vincenzo Nardulli sono stati condannati a 6 anni di carcere per aver aggredito alcuni giornalisti dell’Espresso. I fatti risalgono al 7 gennaio 2019. I due esponenti dell’estrema destra aggredirono due giornalisti del noto settimanale all’interno del cimitero di Verano, dove si erano recati per documentare la celebrazione per le vittime dell’agguato di Acca Larentia che causò la morte di tre militanti. Una volta arrivati sul posto, i due esponenti di destra hanno sin da subito mostrato una certa insofferenza verso la loro presenza. Sin da subito, ci sono stati insulti e spintoni. I manifestanti hanno chiesto una celebrazione privata e quasi obbligato i giornalisti a dargli il materiale che avevano registrato.

Castellino e Nardulli condannati

I giudici hanno riconosciuto colpevoli Castellino e Nardulli, condannandoli a cinque anni e sei mesi di carcere. La proposta era stata vanzata dal pm Eugenio Albamonte. Abbastanza turbolento è stato il momento della lettura della sentenza. Castellino, infatti, rivolgendosi ai giornalisti, ha urlato loro: “Buffoni, buffoni”. Secondo lui, il suo sbaglio è quello di essersi messo contro il sistema. Grande contentezza da parte della Federazione Italiana Giornalisti che si è costituita parte civile: “È una sentenza che riconosce in pieno l’impianto accusatorio sostenuto dal pm Eugenio Albamonte”. Il legale dei cronisti ha sottolineato che “la Fnsi, come sindacato unitario dei giornalisti, si unisce all’impegno delle forze dell’ordine, della magistratura e di tutte le forze democratiche in difesa dell’articolo 21 della Costituzione”.

Nelle ultime settimane il pm è stata vittima di una serie di minacce da parte di esponenti di estrema destra.