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Cardiologo salentino contagiato: al lavoro per tracciare i contatti

Cardiologo salentino contagiato

Un cardiologo salentino è stato contagiato e si cercano i suoi contatti.

Un cardiologo salentino è stato contagiato e ora si lavora per tracciare i contatti. Il Covid si è ripresentato nel Salento con tre nuovi casi positivi. Nelle ultime settimane ci sono stati casi di persone ripositivizzate, ma al momento questi tre casi sono del tutto nuovi. Il cardiologo di 65 anni di Carpignano ha preoccupato per il fatto che è un libero professionista che lavora con molte strutture sanitarie del Salento e di conseguenza ha visto moltissime persone. Il Servizio di Igiene pubblica della Asl di Lecce, diretto da Alberto Fedele, sta cercando di tracciare tutti i contatti e tutti i pazienti che dovranno stare in quarantena di 14 giorni.

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Cardiologo salentino contagiato

Il cardiologo salentino contagiato è il caso che desta maggiore preoccupazione, a causa dei numerosi contatti con tanti pazienti che ha avuto nei giorni precedenti alla scoperta. Al momento sono in corso le ricerche di tutte le persone che sono in contatto con lui, in modo da avviare immediatamente la quarantena preventiva. Gli altri due contagiati sono un albanese rientrato in traghetto nel Salento, dove vive, e un salentino di ritorno dall’estero. Il cardiologo è in condizioni stabili, ricoverato nel reparto Infettivi dell’ospedale di Galatina, mentre il cittadino albanese è ricoverato al Vito Fazzi di Lecce e le sue condizioni sono peggiorate.

Le persone che sono state a contatto con il medico sono state quasi tutte contattate. Gli altri due casi sono provenienti dall’estero. “Questi nuovi casi ci preoccupano abbastanza: si sta verificando quello che temevamo. C’è una sorta di abbassamento della guardia che non è giustificata e in qualche maniera questi sono i risultati. La nostra attenzione, invece, è sempre alta e continuiamo a fare la cernita dei casi critici e delle criticità che possono essere foriere di nuovi casi. Attenzioniamo soprattutto chi arriva dall’estero, poi se qualche caso sfugge perché non si segnala ne prendiamo atto. Chi ha sensazione che la pandemia sia passata, non siamo noi” ha spiegato Fedele.