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Covid, in Sardegna 6 migranti positivi: cresce l'allerta

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Nuovi casi di Covid in Sardegna: sono sei migranti positivi. I sindacati di polizia chiedono a gran voce un incremento di personale.

Dopo il caso di Treviso, con 133 migranti positivi, e quanto registrato in Sicilia e Calabria, anche la Sardegna deve fare i conti con i migranti affetti da Covid. A renderlo noto è l’azienda sanitaria regionale sarda che parla di sei nuovi casi di contagio. L’Ats ha comunicato che sei algerini sono positivi al Coronavirus. Nel mese di luglio, in Sardegna, sono emersi complessivamente 5 casi di profughi arrivati con l’infezione pandemica che vanno ad aggiungersi a questi segnalati giorno 31 luglio. La Regione, comunque, ha stabilito un iter che sta riuscendo a limitare il contatto con la comunità locale: i migranti, appena arrivano sull’Isola, vengono presi in consegna da carabinieri e polizia e vengono trasferiti nel centro di prima accoglienza di Monastir.

Migranti positivi al Covid in Sardegna

Una volta giunti al centro di accoglienza in Sardegna, i migranti vengono sottoposti a visite mediche, quindi anche al tampone per riscontrare la presenza o meno del Coronavirus; inoltre, vengono posti immediatamente in quarantena obbligatoria. Chi risulta positivo al Covid viene messo in isolamento all’interno della stessa struttura. Si resta in attesa, comunque, degli altri tamponi che saranno processati nella giornata del 31 luglio: la paura è che i casi tra i migranti possano portare a un nuovo focolaio di Coronavirus in Sardegna.

I sindacati di polizia della terra sarda, in vista di una possibile nuova emergenza sanitaria e con la paura che i profughi possano comportarsi come in Sicilia – ovvero cercando di scappare ed eludere la quarantena obbligatoria – hanno chiesto al ministro Lamorgese, titolare degli Interni, un rinforzamento urgente dell’organico per poter essere presenti sul territorio.