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Migranti, Di Maio: "Dobbiamo fermare assolutamente i barconi"

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Il Ministro degli Esteri Di Maio torna sul caso migranti e parla di emergenza nazionale e stop agli arrivi sui barconi.

Fermare i barconi dei migranti, con le buone o con le cattive, perché in tempi di pandemia da Covid si rischia di trasformare il tutto in una nuova emergenza nazionale: è chiarissimo Luigi Di Maio, Ministro degli Esteri, in una lunga intervista concessa al Corriere della Sera. Il titolare della Farnesina è netto sulla propria posizione: “Non si tratta di avere una linea dura o meno, non c’è e non deve esserci un approccio ideologico al tema, bensì pragmatico e concreto. La questione degli sbarchi, unita al rischio sanitario con la pandemia è un tema di sicurezza nazionale“. Anche perché per Di Maio quanto accaduto in Sicilia domenica 26 luglio non è minimamente accettabile: “I cittadini chiedono giustamente delle risposte e il dovere di uno Stato è darle quelle risposte, lavorando per risolvere il problema alla radice“. L’Italia ha avuto più di 35mila morti per Covid: “Se qualcuno è sottoposto a quarantena non può pensare di violare le regole italiane e andarsene in giro liberamente”.

Migranti, la ricetta di Di Maio

Come agirà, dunque, l’Italia per evitare il continuo sbarchi di migranti che si sta registrando in queste settimane? Il titolare della Farnesina riferisce che al momento si sta vivendo una vera e propria fase di instabilità politica in Tunisia: “Ciò sta alimentando gli arrivi verso l’Italia e noi non dobbiamo pensare a come fermare gli sbarchi, ma a come bloccare le partenze. Questo è il nodo che stiamo affrontando già a livello governativo. Anche perché la Tunisia è un Paese sicuro e chi parte per l’Italia viene rimpatriato. Non sarà regolarizzato nessuno“.

Inoltre, come annunciato dal ministro degli Esteri, venerdì 31 luglio è in programma un incontro con l’ambasciatore tunisino: “Ci ha assicurato che dai primi di agosto ripartiranno (80 a volo). Inoltre abbiamo chiesto maggiore vigilanza a Sfax e sono stati trasferiti due pattugliatori dal governo di Tunisi”. Di Maio conta di poter far ripartire anche la redistribuzione dei migranti dopo lo stop a causa della pandemia Covid. Mentre sul fronte della politica interna glissa sul processo a Salvini e dice di avere piena fiducia nelle capacità del Premier Conte.