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Bolle sul balcone: vicina chiama vigili per punire il bambino

Bolle sul balcone

Vicina di casa chiama i vigili per punire un bambino che aveva fatto finire alcune bolle di sapone sul suo balcone.

Una vicina di casa ha chiamato i vigili perché un bambino ha fatto finire delle bolle di sapone sul suo balcone. Il fatto è accaduto ad Ostia e ha davvero dell’incredibile. Questo bambino di otto anni, affetto da autismo, stava facendo le bolle nella sua abitazione, quando qualcuna è accidentalmente finita sul balcone della vicina. Le bolle di sapone sono uno dei pochi modi con cui il piccolo riesce a distrarsi e a sentirsi bene, come ha spiegato la madre, che ha altri due figli ed è affetta da sclerosi multipla.

Bolle sul balcone: chiama i vigili

La vicina di casa di questa famiglia non ama le bolle di sapone e ha deciso di dare via ad una vera e propria guerra contro questa donna e i suoi bambini. Prima le ha fatto scrivere dal suo avvocato, poi ha deciso di chiamare i vigili urbani. Il Messaggero ha raccolto la testimonianza della madre del piccolo, che si è sentita davvero molto umiliata per quanto è accaduto. “Purtroppo Brando durante l’emergenza Covid ha visto strapparsi via tutte le sue sicurezze: negozi chiusi, scuola e terapie assenti. Circostanze che lo hanno portato a essere ogni giorno sempre più triste, nonostante tutti i miei sacrifici nel trattenerlo. Così ho dovuto fargli fare più bolle di sapone del dovuto. La sua passione, le vede formarsi colorate e grandi e poi le segue con lo sguardo mentre volano via, lontano chissà per quali cieli. Molte, però, non vanno lontano ma cadono giù dalla condomina del piano terra” ha spiegato la donna.

La vicina di casa le ha fatto recapitare una lettera, scritta tramite il suo avvocato, in cui la intimava di smetterla con le bolle di sapone. In seguito ha chiamato i vigili urbani, chiedendo loro di farle una multa. Gli agenti, costretti ad intervenire in caso di esposto, si sono recati dalla donna, ma una volta capita la situazione se ne sono andati, senza alcuna conseguenza. “Mi sono sentita come se io e mio figlio fossimo dei criminali. Lui ha sempre più bisogno di attenzioni e uno dei pochi modi per riuscire a distrarlo sono quelle bolle di sapone” ha spiegato la mamma del piccolo.