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Coronavirus, focolaio ad Asti dopo un gita in pullman

Coronavirus focolaio Asti

Tornavano da una gita in pullman: 9 positivi al coronavirus nel focolaio di Asti.

Ad Asti, in Piemonte, è divampato un nuovo focolaio di coronavirus dopo una gita in pullman. Sono 9 al momento i contagiati riconducibili a questo cluster, uno dei quali è ricoverato in rianimazione. A renderlo il sindaco della città, Maurizio Rasero, in un video su Facebook: “Nove casi positivi in un giorno non li vedevamo da mesi. Il trend torna a salire, diversamente dalle scorse settimane, ma ad oggi non c’è da preoccuparsi”. L’Asl, informa il sindaco di Asti, ha rintracciato tutte le persone che sono venute a contatto con la comitiva che ora saranno sottoposte a test. “Fra i contagiati – aggiunge Rasero – c’è anche una insegnante di sostegno: sono stati contattati e analizzati i contatti avuti dalla donna con le persone dell’istituto astigiano e siamo in attesa dei referti”. Allestiremo – conclude il primo cittadino – una struttura con percorso in auto per consentire agli studenti di fare esami e tamponi”.

Coronavirus, focolaio ad Asti

Quello di Asti è solo l’ennesimo focolaio covid che scoppia in Italia, con una situazione dei contagi che ora torna a preoccupare. Walter Ricciardi, professore e consigliere della Salute del ministro Speranza, ha affermato di recente che l’Italia non è in una situazione tale da richiedere un nuovo lockdown, ma a preoccupare sono soprattutto Lazio e Campania. “La sensazione di benessere estiva – ha spiegato Ricciardi a La Stampa – ha portato un certo rilassamento, ma ora ci sono migliaia di casi al giorno per cui è bene osservare attentamente misure come le mascherine dopo le 18 nelle zone di movida. In questa fase tutte le città e le regioni sono ripartite alla pari. In primavera Lombardia e Piemonte erano i territori più colpiti, mentre ora sono Lazio, Campania e Sardegna”. “La Francia – ha proseguito – è in una situazione difficile per cui credo che dovrà fare un lockdown totale mentre da noi in generale spero sia difficile, ma tutto dipende dai comportamenti degli italiani. Se saremo bravi non ne avremo bisogno, anche se in alcune zone si sta perdendo il controllo come in Lazio o in Campania”.