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Covid, il Sindaco: 70 casi in una casa di suore a San Giorgio

iL SIndaco Zinno con la sua giunta

La scoperta di 70 casi di coronavirus tra le Suore e gli operatori di un Istituto religioso e il Sindaco Zinno avvisa la popolazione a mezzo social

Settanta i casi di persone positive al Covid registrati in queste ore tra gli operatori e le suore nella Casa di Riposo Suore di Carità in via San Martino a San Giorgio a Cremano in provincia di Napoli.

Il Sindaco avvisa la popolazione con Facebook

A darne notizia il sindaco, Giorgio Zinno, che in queste ore ha seguito da vicino la situazione e la sua evoluzione spalla a spalla con l’Asl per organizzare sostegno a tutti i contagiati. Il Sindaco è conosciuto per aver emanato nei mesi scorsi l’ordinanza di diveto di fumo nei luoghi pubblici aperti e per essere il primo Sindaco italiano unito civilmente con il suo compagno di vita.

Questo evento naturalmente di grande portata anche per il numero di persone risultate positive al coronavirus è reso ancora più importante da due condizioni. La prima è che si sono impiegate tutte le moderne tecniche di tracciamento e grazie a queste, dopo aver seguito i contatti delle 63 suore risultate positive negli ultimi giorni, si sono rintracciati anche i sette operatori che lavoravano nella struttura, anche questi risultati positivi al Covid.

La Asl subito in campo per l’assistenza

L’altra condizione che ha reso l’evento come emblematico è stato l’uso dei social network da parte del giovane sindaco di San Giorgio a Cremano. Dopo il diffondersi incontrollato di voci tra la popolazione, il primo cittadino ha scelto di rivolgersi alla sua gente attraverso Facebook, il mezzo ormai alla portata di tutti. “La situazione è sotto controllo – dice il Sindaco Zinno – ma bisogna rispettare tutti le norme contro il contagio. Il tutto è iniziato qualche giorno fa, quando mi fu detto informalmente di una suora positiva. Chiesi all’Asl tramite pec e varie telefonate di tenere la struttura sotto controllo perché, anche se non è ufficialmente una Rsa, vi dimorano suore molto anziane. La Madre Superiora ha deciso, con grande senso di responsabilità e prontezza, di far fare alle suore immediatamente i tamponi privatamente, pur di mappare nell’immediato la situazione. Tale scelta ha fatto sì che oggi nel primo pomeriggio ci potesse arrivare, tramite il personale della struttura, una comunicazione attraverso cui abbiamo allertato l’Asl. Domani sarà mandato del personale da parte dell’Asl per sostenere le anziane Sorelle dal punto di vista sanitario, anche se ad oggi solo due consorelle risulterebbero con febbre relativamente alta”

Durante la prima ondata della pandemia moltissime suore si sono ammalate e moltissime sono decedute, anche a causa dell’età avanzata che hanno le religiose che dimorano negli istituti. .