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Coronavirus, Crisanti: "Vaccino tra due mesi? È irrealistico"

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Il microbiologo Andrea Crisanti non crede che a inizio dicembre possano arrivare le prime dosi di vaccino come annunciato da Conte.

Il virologo Andrea Crisanti ha ritenuto irrealistico parlare dell’arrivo del vaccino anti coronavirus nel giro di due mesi come rivelato dal Premier Conte e dal ministro degli Esteri Di Maio. Ha poi fatto il punto sull’attuale situazione epidemiologica.

Crisanti sul vaccino anti coronavirus

Il Presidente del Consiglio aveva rivelato a Bruno Vespa che i primi 2 milioni di dosi del vaccino di Oxford, attualmente nell’ultima fase di sperimentazione, sarebbero potute arrivare a inizio dicembre. “La Commissione europea ha commissionato ad Astra Zeneca e ad altre società alcune centinaia di milioni di dosi. Penso che per contenere completamente la pandemia dovremo aspettare comunque la prossima primavera“, aveva aggiunto.

Il microbiologo dell’Università di Padova ritiene non realistico l’arrivo anticipato dell’antidoto, sottolineando che piuttosto nel giro di due mesi potrebbe arrivare qualcuno che dice di avere un vaccino. “Ma da lì a fare uno studio pilota e poi a distribuirlo passano tanti mesi“, ha affermato durante un’intervista a Sky Tg24.

Ha poi spostato l’argomento sull’attuale situazione definendola molto preoccupante. Sperando che le misure restrittive riducano i contagi e non si arrivi a misure estreme di lockdown, ha invitato le istituzioni a elaborare un piano per mantenere bassa la curva. La sfida per i prossimi mesi e nei prossimi due anni, ha spiegato, sarà infatti quella di tenere sotto controllo il virus. “Stiamo dando un vantaggio competitivo pauroso a Cina, Giappone e Corea, cioè a tutte quelle economie che sono riuscite a controllare l’epidemia“, ha concluso.