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Toscana, raddoppiano i contagi settimanali: i medici chiedono lockdown

Firenze medici lockdown

Quasi raddoppiati i contagi in Toscana. Il sindaco di Firenze avverte: "Se questo trend continua, non bastano né il personale né i posti letto".

Dopo la richiesta dell’Ordine dei medici per far fronte al costante incremento dei casi di coronavirus in Lombardia, un nuovo allarme arriva da Firenze: i medici chiedono “lockdown subito”.

Firenze, medici chiedono lockdown

Preoccupa la situazione in Lombardia, che dall’inizio dell’emergenza sanitaria risulta una delle Regioni italiane più a rischio. L’Ordine dei medici di Milano ha così sottolineato la necessità di intervenire attraverso un “lockdown immediato ed efficace”. E bisogna “fare presto”. Secondo il presidente Roberto Carlo Rossi, infatti, la situazione è “diventata insostenibile” e le strutture sanitarie sono già sotto stress. Per Rossi “senza interventi drastici non può che peggiorare”. Non è della stessa idea il sindaco Beppe Sala. Al termine di un incontro con il presidente della Regione e gli altri primi cittadini della città capoluogo, Sala ha avvisato che una chiusura generalizzata “stile marzo e aprile” per il momento “non si ipotizza nemmeno lontanamente”.

Lo stesso appello arriva dalla Toscana, dove si chiedono misure più drastiche da mettere in atto tempestivamente. Governo e Regioni non vogliono parlare di lockdown e intanto la curva epidemiologica in Toscana appare in forte rialzo. I casi settimanali, infatti, sono quasi raddoppiati. Si teme che restrizioni più severe possano coinvolgere la città di Firenze. Secondo l’Agenzia regionale di sanità, in base alla classificazione del rischio per diffusione dell’epidemia, il capoluogo toscano si trova nella fascia più alta.

Intanto a lanciare un allarme è il sindaco fiorentino Dario Nardella, il quale ha dichiarato: “Se questo trend continua, non bastano né il personale né i posti letto”. Per questo motivo, “bisogna aggredire la curva del contagio e ridurla in tutti i modi”. Il suo invito è quello di “ridurre al massimo le occasioni di contatto tra le persone”.