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Covid, perché aumentano i morti nonostante il calo dei nuovi positivi

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Nella consueta conferenza stampa al ministero della Salute, Giovanni Rezza ha spiegato perché aumentano i morti nonostante il calo dei nuovi contagi.

Nel corso della quotidiana conferenza stampa tenutasi presso il ministero della Salute, l’epidemiologo e dirigente dell’Iss Giovanni Rezza ha spiegato perché negli ultimi giorni si registra un sensibile aumenti dei morti nonostante il contemporaneo lieve calo dei nuovi contagi. Come spiegato dallo stesso Rezza, nel dato dei decessi va tenuto conto di tutte quelle persone che sono morte in un determinato giorno dopo magari settimane o addirittura mesi di ricovero, e che quindi non sono ascrivibili a questa seconda ondata della pandemia.

Covid, perché aumentano i morti

Subito dopo aver illustrato l’ultimo bollettino giornaliero con i dati sull’andamento della pandemia in Italia, Giovanni Rezza ha spiegato: “Purtroppo abbiamo questo dato di 731 decessi oggi. Sicuramente non un dato positivo, ma non è in controtendenza rispetto al fatto che non aumentino i test positivi. È dovuto semplicemente al fatto che purtroppo i decessi fanno riferimento ai casi che si sono andati accumulando negli ultimi due mesi. Per cui il dato va letto in questa maniera”.

Il precedente picco di decessi era stato registrato lo scorso 12 novembre, quando i morti avevano toccato quota 636. Anche in quel caso ovviamente il dato va contestualizzato calcolando tutti quei pazienti ricoverati in ospedale da diverso tempo. Per quanto riguarda invece l’evoluzione della curva dei contagi si riscontra una sostanziale stabilizzazione dei nuovi contagi registrati, ora assestati a circa 30mila al giorno, anche se è ancora prematuro parlare di fine della seconda ondata.

Verso una parziale riapertura?

Nonostante ciò, diverse regioni attualmente nella zona rossa e in quella arancione stanno spingendo in queste ultime ore per un allentamento delle restrizioni governative, di modo da poter permettere alle persone di uscire almeno durante il periodo delle festività natalizie. Nella giornata del 17 novembre, la Conferenza delle regioni ha giustappunto chiesto un un nuovo vertice con il governo al fine di rivedere e semplificare i 21 parametri tecnici con i quali sono state decise le chiusure differenziate sul territorio nazionale.