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Genovese, parla la ragazza: "Trascinata in un incubo"

Alberto Genovese

La vittima di Alberto Genovese ha raccontato i dettagli di quello che ha subito durante la festa.

La ragazza di 18 anni, che il 10 ottobre è stata stordita da un mix di droghe e violentata da Alberto Genovese, inventore di Facile.it, si è confidata con il suo avvocato, raccontando i dettagli di ciò che è accaduto e tutti i sentimenti che ora la stanno tormentando. La ragazza è stata invitata ad una festa a Terrazza sentimento ma è riuscita a scappare solo diciotto ore dopo, a seguito di una violenza inaudita.

Parla la vittima di Genovese

Sono distrutta, confusa e sotto choc. Mai avrei pensato di andare a una festa e poi vivere un incubo del genere” ha raccontato la ragazza, ancora molto scossa per quanto è accaduto. Il legale Luca Procaccini ha spiegato che la diciottenne sta lentamente prendendo coscienza di ciò che ha subito e per questo ha iniziato un percorso di cure con degli psicologi. “Riguardo alle lesioni che ho riscontrato durante la visita poso dire che, nonostante lavori al Soccorso violenza sessuale e domestica da diverso tempo, non mi era mai capitato di vedere qualcosa di così cruento” ha spiegato la dottoressa della Mangiagalli che l’ha curata, molto turbata per ciò che ha visto. La giovane voleva fare la modella e la sua speranza era quella di trovare qualche occasione di lavoro e incontrare qualche persona importante a quella festa. L’avvocato ha spiegato che è ancora solo una “bambina” e che era ancora più fragile a causa dei problemi di tossicodipendenza, che non ha mai negato. “Ma dopo il danno enorme che ha subito, è un ulteriore dolore vedersi dipinta come una ragazza leggera. Sofferenza nella sofferenza è sentirsi descrivere come una che se l’è cercata” ha spiegato il legale.

Piano piano le stanno tornando in mente i ricordi orribili di quella notte. “Per lei sono solo frustate. Pian piano sta prendendo coscienza di quel che le è capitato e intraprendendo un percorso di cure con psicologi che la seguiranno per aiutarla a riappropriarsi, per quanto sia possibile, di una vita normale” ha spiegato l’avvocato. La ragazza verrà nuovamente ascoltata dal pm Rosaria Stagnaro e dal procuratore aggiunto Letizia Mannella, in quanto la sua prima deposizione era molto confusa a causa dello shock e della droga. Le telecamere della camera da letto di Genovese hanno ripreso tutto, come se fosse un vero e proprio film dell’orrore, durato tutta la notte, fino al pomeriggio seguente, quando lei si è svegliata nuda nel letto, con le lenzuola sporche di sangue. “Chiede a Genovese dei vestiti da indossare, lui si rifiuta” si legge nel decreto di fermo del gip Tommaso Perna. La ragazza si è messa addosso la prima cosa che ha trovato ed è riuscita a scappare. Quando era per strada Genovese si è affacciato dalla finestre, le ha lanciato una delle sue scarpe e una banconota da 100 euro, come ultimo sfregio. L’uomo, nell’interrogatorio che ha interrotto almeno dieci volte per andare in bagno, ha spiegato che se la violenza c’è stata la colpa era sicuramente della droga che aveva in corpo. Ha dichiarato che la sua percezione di quella notata era quella di due “innamorati che stavano trascorrendo momenti bellissimi“. “Un’amica mi ha detto che Genovese aveva il vizio di portare giù nella sua stanza, quella con il buttafuori, le ragazze e proporre della droga o non so che altro per fare sesso; gira voce che lui fornisse loro droga che faceva perdere il controllo, tipo droga dello stupro, dicendo che era un altro tipo di sostanza” ha spiegato un partecipante alla festa. L’avvocato Davide Ferrari, con il collega Luigi Isolabella, continua a difendere il milionario, precisando che “emerge un quadro diverso da quello tracciato dalla procura“.