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Covid, Alto Adige revoca il lockdown: riaprono ristoranti, negozi e scuole

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Dopo l’attività di screening di massa effettuata in questi giorni la Regione revoca le misure restrittive: tutte le prossime riaperture.

L’Alto Adige non è più in emergenza Covid e ha deciso di revocare il lockdown totale che era stato istituito in seguito all’aumentare dei contagi nella provincia autonoma di Bolzano. La decisione è stata presa dopo lo screening di massa e comporta una revisione delle misure che erano più restrittive rispetto a quelle previste per le zone rosse sulla base del dpcm del 3 novembre. Il governatore Arno Kompatscher ha annunciato: “Lunedì 30 novembre riaprono i negozi, i mercati, come anche i parrucchieri ed estetisti. Riprende la didattica in presenza per la prima media”.

Covid, Alto Adige non più a rischio

L’obiettivo di Kompatscher è quello di uscire dalla zona rossa “al più tardi il 3 dicembre. Il 4 non saremo più zona rossa anche perché si cambierà sistema a livello nazionale”. Da lunedì 30 novembre riapriranno tutte le attività commerciali, oltre a parrucchieri, barbieri ed estetiste. Da dicembre, invece, le scuole riapriranno anche per le classi della seconda e terza media.

In Alto Adige è stato effettuato uno screening di massa anti-Covid che ha portato a risultati incoraggianti. Sono state allestite oltre 600 linee di test, con la popolazione che ancora ieri, 22 novembre, ha dovuto affrontare lunghe code di attesa per essere esaminata. “Se l’andamento dovesse continuare così, questa sera supereremo il nostro obiettivo di 350.000 test, che corrisponde al 70% della popolazione altoatesina” aveva dichiarato Florian Zerzer, direttore generale dell’Azienda Sanitaria. “In alcuni Comuni abbiamo già dovuto inviare dei rifornimenti, perché le scorte di tamponi rapidi erano esauriti”.