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Estate dei contagi in Lombardia, pochi tamponi e controlli

Estate dei contagi in Lombardia, pochi tamponi e controlli

Estate dei contagi in Lombardia, pochi controlli e tamponi sui rientri dai Paesi considerati a rischio. Lo riporta Monica Forte del M5S.

Estate di contagi in Lombardia, quando il Dpcm stabiliva che chi rientrava da Croazia, Grecia, Malta e Spagna doveva sottoporsi a tampone, la realtà era ben diversa. Lo ha dichiarato Monica Forte, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle lombardo, che si è recata in uno dei Paesi considerati a rischio nel periodo estivo.

Estate di contagi in Lombardia

“Sono rientrata ai primi di settembre e mi sono preoccupata di scaricare tutta la documentazione tra cui anche l’autocertificazione”, racconta a Fanpage.it, “Ci si doveva sottoporre a tampone all’arrivo in Italia entro 48 ore oppure prima di partire entro 72 ore prima della partenza. Arrivo in aeroporto e penso che qualcuno mi bloccherà, invece c’era solo un cartello che indicava i luogo dei tamponi a cui sottoporsi volontariamente”. La Forte riporta che tra i 200 passeggeri sull’aereo, solo una ventina di persone si sono sottoposte al controllo.

Così, ha chiesto alle Ats responsabili dei 3 scali aeroportuali in Lombardia il numero di ingressi dai 4 Paesi a rischio, quello totale dei moduli di autodichiarazione, quello dei tamponi ai passeggeri e quello delle segnalazioni di ingresso dei passeggeri.

I report delle Ats

“In pratica, hanno solo i dati di quelli che hanno deciso per proprio senso di responsabilità. E chi si è sottoposto al tampone all’estero prima del rientro? Non se ne sa niente”, spiega il consigliere regionale, L’Ats di Milano non ha idea di quanti passeggeri siano rientrati quest’estate dai Paesi a rischio, non hanno nemmeno un tracciamento del numero totale dei residenti. Niente”.

L’Ats Insubria, responsabile per Malpensa, risponde allo stesso modo e riporta che all’Usmaf (Ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera) risultano 29.803 passeggeri sottoposti volontariamente a tampone, tra il 19 agosto e l’8 settembre 2020.

Ats Bergamo ne comunica 6.750: “Anche se pleonastico si sottolinea che le segnalazioni di ingresso pervenute a questa Ats sono da riferire solo ai soggetti residenti nella provincia di Bergamo”, specifica. Secondo la società che gestisce Orio al Serio parla di 42.564 passeggeri totali dalle aree a rischio, ma nulla sa dei moduli di autodichiarazione ritirati dai vettori.