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Decreto Natale: il calendario dei divieti da osservare

Stretta di Natale

Nuova stretta prevista nel Decreto Natale: il calendario dei divieti e limitazioni che siamo tenuti a osservare durante il periodo festivo.

È stato reso noto con il nuovo Decreto Natale un calendario di divieti e limitazioni che gli italiani saranno tenuti a osservare dal 24 dicembre al 6 gennaio. Una nuova stretta volta a limitare la possibilità di contagio da Covid-19. Il governo ha approvato il nuovo decreto che avrà la durata di due settimane. Previsti dieci giorni di zona rossa e altri quattro di zona arancione. In questo articolo faremo il punto della situazione, analizzando tutti i divieti previsti, giorno per giorno, dal Decreto Natale.

Decreto Natale: il calendario dei divieti

24-25-26-27 dicembre 2020: Nei giorni di punta delle festività natalizie l’Italia diviene completamente zona rossa. Gli spostamenti sono previsti solamente per motivi quali lavoro, salute o altre esigenze importanti. Tramite una deroga, il governo consente di ospitare almeno due persone non conviventi. Non è previsto alcun limite nel poter ospitare disabili o minori under 14. Restano chiusi bar, negozi e ristoranti.

28-29-30 dicembre 2020: In questo periodo di tempo, l’Italia diventa zona arancione. Prevista l’apertura di bar e ristoranti, ma solo fino alle 22 e per l’asporto. Rimane l’impossibilità di spostamento tra regioni e comuni più grandi. Permessi, invece, gli spostamenti tra i comuni considerati “piccoli”, ovvero quelli con meno di 5.000 abitanti.

Cosa succede a gennaio

31 dicembre 2020-1-2-3 gennaio 2021: In occasione del Capodanno fino al 3 gennaio, vi è un ritorno dell’Italia a zona rossa. Le limitazioni sono le medesime vigenti nel periodo natalizio dunque.

4 gennaio 2021: Il 4 gennaio, giorno feriale, vedremo il ritorno dell’Italia alla zona arancione. Ripetiamo dunque che rimarrà il divieto di spostamento tra regioni e comuni. La mobilità sarà consentita solo nei comuni con meno di 5.000 abitanti entro un raggio di 30 chilometri, tranne però i capoluoghi di provincia. Rimangono aperti bar e ristoranti di asporto con chiusura prevista alle 22. Da tale orario fino alle 5 è previsto il coprifuoco.