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Coronavirus, Pregliasco: "Manteniamo le scuole aperte"

Pregliasco

Coronavirus, Pregliasco ha dichiarato che le scuole debbano rimanere aperte rafforzando, inoltre, i protocolli di sicurezza.

La situazione sanitaria di coronavirus sembra non migliorare in Italia. Seppur la campagna vaccinale sta andando avanti, i contagi proseguono nel nostro paese e la presenza delle varianti del virus, non fa altro che peggiorare la situazione. Fabrizio Pregliasco si è espresso recentemente sulle scuole affermando che esse devono rimanere aperte, invitando peraltro a rafforzare i protocolli di sicurezza. Di recente è tornata in auge la possibilità di un ritorno a un lockdown totale da parte di alcuni virologi. Lo stesso Walter Ricciardi ha ultimamente parlato dell’urgenza di chiudere di nuovo tutto, scuole comprese (salvo le “attività essenziali”). Non tutti però sembrano essere dello stesso avviso.

Coronavirus, Pregliasco su scuole e asili

Durante una recente intervista a La Stampa. Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università di Milano, ha fatto alcune dichiarazioni sulle mutazioni del coronavirus e sul sistema scolastico italiano. L’esperto ha fatto notare come al momento asili ed elementari rappresentino il rischio maggiore. Tuttavia, a detta del virologo, gli istituti scolastici devono continuare a restare aperti. Riguardo la situazione sanitaria, Pregliasco ha spiegato: “Se fossero confermati i dati dell’ultimo studio britannico della London School che stima un rischio di morte più alto del 58%, assisteremo sicuramente a un aumento anche importante dei contagi, probabilmente anche dei decessi e dei ricoveri. Sono stime ancora approssimative, ma ci dicono che dobbiamo tenere più alta l’attenzione”.

Calo della mortalità in Italia

Fabrizio Pregliasco ha poi specificato come “prima dell’aumento dei decessi arriva sempre quello dei ricoveri. In questo momento nel nostro Paese assistiamo a un calo della mortalità, dopo i picchi raggiunti tra novembre e dicembre. Ma se non facciamo presto ad adottare delle contromisure rischiamo una nuova ondata”.