Con l’entrata in vigore dal 15 marzo del nuovo decreto del governo arriva anche l’autocertificazione che consente gli spostamenti dei cittadini dal proprio comune di residenza. A partire da lunedì infatti gran parte del territorio italiano diventerà zona rossa e l’autocertificazione assumerà un ruolo fondamentale per poter recarsi a visitare i propri congiunti in condizioni di stretta necessità.
Decreto, ritorna l’autocertificazione
L’autocertificazione non è cambiata da quella in uso durante i precedenti lockdown, e anche in questo caso non sarà obbligatorio specificare le generalità di chi si sta andando a trovare in caso di controllo da parte delle forze dell’ordine. Ciò che è necessario fare però sarà compilare interamente il modulo con nome e cognome, dati anagrafici, documento di identificazione ed estremi dello stesso, oltre al recapito telefonico. A ciò si aggiunge la dichiarazione “di essere a conoscenza di misure, limitazioni e sanzioni previste per legge in merito all’emergenza coronavirus“. Obbligo di compilazione anche per il campo inerente alla motivazione che sta dietro allo spostamento, che dovrà essere di natura puramente emergenziale o di necessità (motivi di lavoro o di salute).
A partire da lunedì 15 marzo saranno in zona rossa 10 regioni (Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto, Campania e Molise) più la provincia autonome di Trento. In zona arancione ci saranno invece Liguria, Valle d’Aosta, Toscana, Umbria, Abruzzo, Calabria, Basilicata, Sicilia e provincia autonoma di Bolzano, mentre la Sardegna rimane l’unica regione in zona bianca.