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Morto dopo un incidente di scialpinismo, Nicola non ce l’ha fatta

Morto dopo un incidente di scialpinismo, Nicola non ce l’ha fatta

Nicola Rebussi è morto all'ospedale Giovanni XXIII di Bergamo dopo un incidente di scialpinismo la sua famiglia e la sua comunità sono distrutti

Morto dopo un incidente di scialpinismo: il 22enne di Scanzorosciate Nicola Rebussi non ce l’ha fatta e la sua scomparsa ha annichilito una comunità intera. Lo spiega bene il post del sindaco del paesino della bergamasca Davide Casati: “Poi succedono queste tragedie. Così all’improvviso, in modo crudele”. Nicola è morto in ospedale. Purtroppo incidenti del genere si verificano in scenari disparati e a volte sono fatali.

Un tremendo incidente di scialpinismo

Due giorni prima Nicola era stato coinvolto in un tremendo incidente mentre praticava scialpinismo insieme a due amici a Valbondione, sulle montagne di Lizzola. La montagna sa essere infida e neanche stavolta si è smentita. Secondo una ricostruzione dell’accaduto all’altezza di Passo della Manina il giovane avrebbe messo un piede in fallo. La piccola cengia su cui faceva appoggio si sarebbe spezzata e Nicola è precipitato nel vuoto assieme ad una massa di neve ghiacciata. Le squadra di soccorso e le unità cinofile lo avevano rintracciato ed elitrasportato all’ospedale Giovanni XXIII di Bergamo. Lì, forte di una tempra eccezionale, Nicola ha lottato, purtroppo invano. La famiglia di Nicola è conosciutissima a Scanzorosciate, opera nel settore delle calzature da decenni.

La famiglia e le calzature

E il post social di Rebussi Calzature rende bene l’idea del legame fra quella famiglia e il mondo che aveva scelto: “Il nostro Nicola ha raggiunto nonno Santo ad aggiustare le scarpe in paradiso. Ora gli angeli non avranno più le scarpe rotte”. Il sindaco ha voluto rivolgere un messaggio ideale alla famiglia: “Mancherà alla famiglia, ai suoi amici, a tutta la nostra comunità. Sono vicino a tutti voi e a nome di tutto il paese vi rivolgo le più sentite condoglianze. Vi siamo vicini e vi abbracciamo forte”.