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Crosetto in Procura a Roma, il ministro è stato sentito dai pm per le dichiarazioni sulla magistratura

Crosetto in Procura a Roma magistratura

Guido Crosetto in Procura a Roma: il ministro della difesa è stato sentito dai om per le dichiarazioni sulla magistratura.

Ancora grattacapi per il ministro della Difesa Guido Crosetto: il politico si è recato in Procura a Roma ed è stato sentito dai pm per le dichiarazioni che ha rilasciato sulla magistratura durante la sua recente intervista al Corriere della Sera.

Crosetto in Procura a Roma per le dichiarazioni sulla magistratura

Intorno alle ore 18:10 di mercoledì 6 dicembre, il ministro della Difesa Guido Crosetto, accompagnato dalla scorta, ha raggiunto gli uffici della Procura di Roma in piazzale Clodio. Presso gli uffici, il politico di Fratelli d’Italia è rimasto per circa un’ora e mezza. In considerazione di quanto appreso e riferito dall’ANSA, il ministro è stato sentito dal procuratore capo Francesco Lo Voi come persona informata sui fatti rispetto a quanto dichiarato dallo stesso Crosetto sui rapporti tra magistratura e Governo in occasione della sua intervista rilasciata al Corriere della Sera, lo scorso 26 novembre.

Sulle parole del cofondatore di FdI è stato aperto un fascicolo senza indagati né ipotesi di reato (modello 45).

L’intervista

Durante l’intervista, Crosetto aveva accennato a un “grande pericolo” per la tenuta del Governo Meloni da individuare nella “opposizione giudiziaria di chi si sente fazione antagonista da sempre” e che “ha sempre affossato i Governi di centrodestra”.

Subito dopo, il ministro aveva lanciato un’accusa circostanziata. “A me raccontano di riunioni di una corrente della magistratura in cui si parla di come fare a ‘fermare la deriva antidemocratica a cui ci porta la Meloni’. Siccome ne abbiamo visto fare di tutti i colori in passato, se conosco bene questo Paese mi aspetto che si apra presto questa stagione”, aveva asserito il politico.

A seguito delle polemiche scatenata dalle sue dichiarazioni sia in contesto politico che negli ambienti della magistratura, il meloniano aveva tentato di ridimensionare le sue parole, denunciando un “tentativo di mistificazione” e presunte “interpretazioni malevole”.