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Il processo di Norimberga: le sentenze e il riassunto della vicenda

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Il riassunto e le sentenze del processo di Norimberga, l'udienza che permise di restituire un briciolo di giustizia alle vittime dei crimini nazisti.

Il processo di Norimberga rientra senza dubbio tra i più importanti processi della storia del mondo, durante il quale vennero processati per crimini contro l’umanità i principali responsabili dello sterminio sistematico degli ebrei e di altri gruppi etnici e religiosi nei campi di concentramento nazisti.

Il processo di Norimberga: il riassunto della vicenda

La scelta di Norimberga come luogo ospitante il processo non fu casuale. La città fece infatti da sfondo alla propaganda hitleriana, diventando il simbolo del nazionalsocialismo. Qui entrarono in vigore nel 1935 le leggi che diedero il via alla persecuzione degli ebrei d’Europa.

I responsabili del genocidio di 6 milioni di ebrei andavano giudicati e puniti per i loro crimini. Durante i nove mesi di processo, le più alte cariche del regime furono chiamate a rispondere in prima persona dei crimini commessi. Robert Jackson, il procuratore capo degli Stati Uniti, aprì il 20 novembre 1945 quello che fu il primo dei processi di Norimberga, che terminarono solo il 1 ottobre 1946.

L’udienza si svolse nella sala numero 600 del palazzo di giustizia di Norimberga. Riunì il Tribunale Militare Internazionale con la partecipazione come giudici di Stati Uniti, Unione Sovietica, Gran Bretagna e Francia. Gli alleati scelsero una lista di 24 imputati tra le autorità più significative che avevano portato Hitler al potere, consentendogli di mantenerlo.

Lo svolgimento del processo: l’accusa

La presentazione dell’accusa si protrasse per tre mesi, basandosi più che altro sull’enorme numero di prove documentali. Il 29 novembre 1945 l’accusa mostrò in aula il filmato dei campi come prova documentale, mostrando gli orrori che tutti oggi conosciamo. Una prova inconfutabile che neanche il più devoto nazista avrebbe potuto negare. L’evidenza era infatti tale che non ci sarebbe stato neanche bisogno di tenere un processo.

Per la prima volta venne formulata l’accusa di crimini contro l’umanità, che permise di condannare i più importanti gerarchi nazisti. Il pubblico ministero considerò guerra di aggressione un crimine contro la pace. Venne introdotto inoltre il punto della responsabilità individuale.

Nessuno avrebbe potuto dire di aver eseguito semplicemente degli ordini e accollare così ogni responsabilità ai grandi assenti. Prima di questo processo questo punto era sconosciuto, in quanto si considerava colpevole di qualsiasi crimine commesso l’intero stato e non singoli individui.

Lo svolgimento del processo: la difesa

Le difese dei processati variarono in base alla personalità di ciascun individuo. Ci fu chi, come Hermann Göering, non rinunciò mai a sostenere orgogliosamente la parte avuta nel progetto nazista, puntualizzando che lo scopo dei lager fosse quello di difendere lo stato dalla “minaccia ebrea”. Altri negarono di capire l’ovvio collegamento tra le teorie naziste che diffusero e lo sterminio che ne conseguì.

Altri ancora cercavano di nascondere i fatti scaricando le colpe su altri ufficiali o altri reparti dell’esercito. Nessun senso di colpa, né dispiacere, né emozioni. Avevano eseguito gli ordini per il bene del Reich e dei tedeschi. Solo alcuni degli imputati ammisero in parte le proprie colpe.

Le sentenze del processo di Norimberga

La mattina del 1 ottobre 1946, la corte emise il suo giudizio. Le sentenze furono: 12 condanne a morte, 3 condanne all’ergastolo, 4 condanne a pene dai 10 ai 20 anni di reclusione e 3 sentenze di assoluzione. Ci vollero 407 udienze, 11 mesi di processo, più di 5 milioni di pagine di documentazione, 1000 addetti alla preparazione dell’accusa.

Sul banco degli imputati sedevano i fedelissimi di Hitler, accusati di cospirazione contro la pace, guerra di aggressione, crimini di guerra e crimini contro l’umanità. Dopo il primo processo contro i principali capi nazisti, seguirono altri 12 processi a Norimberga. C’era ancora molto da scoprire e molti colpevoli da condannare per i loro crimini efferati.

Il processo di Norimberga denunciò al mondo la verità su quegli uomini e quelle azioni che divennero l’emblema del male; dimostrò cosa l’uomo fosse capace di fare quando dimentica la propria umanità e cercò di stabilire un precedente giuridico tale per cui potesse essere più facile in futuro evitare un male così grande. Norimberga. Dove tutto iniziò, tutto ebbe fine.