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La tomba di Scipione l’Africano è abbandonata al degrado a Giugliano

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Abbandonata da anni, la tomba in cui riposa il famoso Scipione l'Africano è vittima di continui atti vandalici.

Dove andrà a finire la nostra cultura? Sapremo ancora conservare il nostro patrimonio? Sono domande che sorgono spontanee sapendo che la tomba dove è sepolto il famoso Scipione l’Africano è abbandonata al degrado. Il complesso archeologico che sorge sulla riva del Lago Patria, nei pressi di Giugliano, in provincia di Napoli, è privo di manutenzione da molti anni. Il sito si trova in una aerea molto redditizia geograficamente. Nonostante il sito in questo periodo sia chiuso, a causa dell’emergenza sanitaria del Coronavirus, questa condizione sembra essere all’ordine del giorno. Le antiche colonne romane ormai ricoperte dall’erba diventata troppo alta. I viali sono diventati inaccessibili perchè circondati da sterpaglie e lampioni danneggiati. La sua rilevanza storica e culturale va ben oltre il mero sito funerario del grande Publio Cornelio Scipione l’Africano, come racconta la nostra tradizione. Al suo interno, infatti, passa anche l’antica strada Domitiana, una delle arterie principali romane. Proprio in quel luogo furono ritrovati numerosi reperti archeologici e storici, oggi conservati presso il Museo Archeologico di Baia Domitia.

La tomba abbandonata di Scipione Africano

Quello che per anni è stato un luogo di storia, sembra ormai essere il luogo di vandali e teppisti. Proprio il 24 maggio è stata celebrata la Giornata Europea dei Parchi Archeologici. L’attenzione degli esperti, e dei vari turisti che ogni anno vorrebbero visitarlo, è caduta, ovviamente, anche sul sito napoletano.

“Abbiamo dovuto constatare che uno splendido parco archeologico di Liternum giace abbandonato”, ha dichiarato Enza Daniele, presidente di Legambiente Giugliano. Da parte delle istituzioni, dunque, vi è consapevolezza sulle condizioni dello splendido sito archeologico. Il sito necessita, al più presto, di un intervento massiccio di recupero. “Abbiamo inoltrato al commissario prefettizio la richiesta di concessione della casetta in legno, all’ingresso del parco”, ha concluso la Daniele. Grande importanza avrà anche la collaborazione dell’Università di Napoli Federico II.

Siamo di fronte ad un luogo che potrebbe essere una grande ricchezza per la città di Napoli. Sono molti i turisti stranieri desiderosi di visitare da vicino le antiche rovine romane. Potrebbe diventare un importante punto di aggregazione per famiglie ed esperti.