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Cutro, scritte sui muri contro il ministro Piantedosi: "Il governo arriva, i morti rimangono"

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A Cutro, lungo la strada che collega la Statale 106, sono apparse delle scritte sui muri contro il ministro Piantedosi.

Lungo la strada che collega la Statale 106 a Cutro sono apparse delle scritte sul muro, contro il ministro Piantedosi. Oggi è in programma la riunione del Cdm in cui il governo Meloni dovrà dare risposte sul tema immigrazione.

Scritte sui muri: “Cutro non difende Piantedosi”

Cutro non difende Piantedosi” è il testo di una scritta che è apparsa su un muro lungo la strada che collega la Statale 106 a Cutro, dove è in programma la riunione del Consiglio dei ministri in cui il governo Meloni dovrà dare delle risposte sul tema immigrazione, dopo il terribile naufragio del barcone di migranti che è avvenuto lo scorso 26 febbraio, con un bilancio di almeno 72 vittime. Non si tratta dell’unica scritta contro l’esecutivo e in modo particolare il ministro dell’Interno, al centro di accese polemiche.

Scritte sui muri a Cutro contro il ministro dell’Interno

Alla vigilia del Cdm sono apparse diverse scritte sulla strada che porta a Cutro, come il numero “+72“, ovvero il numero delle vittime, con una croce e le parole “Cutro e la Calabria come Siria e Pakistan abbandonati a se stessi“. “Il Governo arriva, i morti rimangono” è un’altra scritta, seguita da “Benvenuti in Italia“, “Anche Cutro è un comune italiano” e “La loro speranza è uguale alla nostra“. Ad accendere una polemica con il governo anche il sindaco di Cutro, Vincenzo Voce, che, parlando ad Agorà, sulla Rai, ha dichiarato di non essere stato invitato alla riunione straordinaria, definendo questo fatto uno sgarbo istituzionale, considerato che “Crotone ha fatto la parte principale in questa tragedia“.