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De Luca tappezza Napoli con manifesti anti-Meloni

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Il governatore della Campania Vincenzo De Luca torna a scagliarsi contro l'autonomia differenziata voluta dal governo Meloni

Il governo Meloni tradisce il Sud” si legge su decine di cartelloni in diverse zone del capoluogo campano. L’iniziativa è stata sovvenzionata dal governatore De Luca.

Continua lo scontro De Luca-Meloni

Come riportato da Fanpage.it questa è la prima volta che sui manifesti appare il nome di un’altra persona, in particolare del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, diventata il simbolo della campagna contro l’autonomia differenziata e il taglio ai fondi sviluppo. Gli slogan pensati dalla Regione, come “Il governo Meloni chiude i Pronto-Soccorsi“, sono stati collocati in precise zone della città.

“In Campania vogliamo combattere per i nostri diritti”

A fine febbraio De Luca era sceso in piazza per manifestare contro il blocco dei fondi di Sviluppo e coesione. “Stiamo affondando nella palude burocratica, in un anno e mezzo si va sulla Luna, questo almeno per i miei tempi amministrativi, poi se si pensa di amministrare avendo questi tempi di decisione vuol dire che siamo fuori del mondo” ha dichiarato successivamente, rincarando la dose “Già se firmiamo l’accordo di coesione domani mattina i soldi saranno disponibili fra un altro anno perché c’è un lungo percorso sugli accordi di coesione. Chi non capisce questo non può fare l’amministratore. Questa è la sostanza“.

Cos’è l’autonomia differenziata

Il governatore campano è diventato forse il principale volto della lotta contro l’autonomia differenziata, il disegno di legge presentato dal ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli. La proposta prevedrebbe sostanzialmente la riforma del titolo V della Costituzione del 2001, secondo il quale le regioni possono chiedere allo Stato competenza esclusiva su 23 materie di politiche pubbliche. Una regione a statuto ordinario otterrebbe quindi l’autonomia legislativa sulle materie di competenza concorrente e in tre casi di materie di competenza esclusiva dello Stato. Avrebbe inoltre la possibilità di trattenere il gettito fiscale, che non verrebbe più distribuito su base nazionale.