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Le parole di Giorgia Meloni a Teramo sul presunto dossieraggio di vip e politici

Giorgia Meloni dossieraggio

La premier Giorgia Meloni si è espressa in merito al caso del dossieraggio su vip e politici: "Gravissimo, libertà stampa non c'entra"

Dopo l’inchiesta rivolta a decine di politici e vip, Giorgia Meloni si espressa in merito al presunto dossieraggio ai danni di politici e personaggi noti.

Le parole di Giorgia Meloni sul dossieraggio a vip e politici

La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a Teramo per l’evento elettorale a sostegno del candidato del centrodestra alle elezioni regionali dell’Abruzzo, Marco Marsilio, si è pronunciata anche in merito alla vicenda sul dossieraggio:

«Ritengo gravissimo che in Italia ci siano dei funzionari dello Stato che hanno passato il loro tempo a violare la legge facendo verifiche su cittadini, comuni e non, a loro piacimento per poi passare queste informazioni alla stampa, ed in particolare ad alcuni esponenti della stampa. Utilizzare così le banche dati pubbliche non c’entra niente con la libertà di stampa».

Giorgia Meloni e l’inchiesta sul dossieraggio. Ecco cosa è accaduto

Le ricerche sarebbero state compiute dal finanziere Pasquale Striano, quando era in servizio alla procura nazionale antimafia.

Secondo l’indagine della procura di Perugia le informazioni, riservate su personaggi noti, sarebbero frutto di circa 800 accessi abusivi alla banca dati.

Dopo le dichiarazioni di Giorgia Meloni le parole del Ministro Nordio sul dossieraggio

«L’articolo 15 della Costituzione, che tutela tassativamente la privacy nella comunicazione dei cittadini, è stato ripetutamente violato nel corso degli ultimi 20 anni, un po’ dappertutto, senza che si sia mai intervenuti. Le stesse intercettazioni, più o meno lecite, captate in modo diverso, sono diventate quasi la regola, mentre l’articolo 15 della Costituzione dice che possono essere limitate solo in casi eccezionali: se poi non vengono nemmeno autorizzate dall’autorità giudiziaria ma vengono captate in modo per così dire eccentrico allora deve intervenire la magistratura e, secondo me, anche il legislatore».