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Dossieraggio su vip e politici: continua l'inchiesta della procura di Perugia

Dossieraggio legge

Si continua ad indagare sul caso di dossieraggio ai danni di vip e politici e la procura di Perugia sembra pronta ad ascoltare nuove persone informate sui fatti.

Non si ferma l’inchiesta della procura di Perugia sul presunto dossieraggio che ha interessato sia vip che politici. Il tutto è nato da molteplici accessi abusivi a banche dati sensibili contestate al finanziere Pasquale Striano. Ma sembra che a breve sia il procuratore di Perugia Raffaele Cantone e quello dell’Antimafia Giovanni Melillo parleranno davanti al Comitato di presidenza del Csm.

Un incontro per la prossima settimana?

La procura di Perugia continua il suo lavoro di inchiesta sul presunto dossieraggio che ha avuto come protagonisti sia vip che politici. E sembra che qualcosa si stia per muovere perché sia il procuratore di Perugia Raffaele Cantone e quello dell’Antimafia Giovanni Melillo avrebbero chiesto di parlare davanti al Comitato di presidenza del Csm, al presidente della Commissione antimafia e a quello del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica.

Un incontro che, stando ad alcune indiscrezioni, potrebbe già avvenire la prossima settimana, ma è bene sottolineare che al momento non c’è ancora una data ufficiale. In ogni caso quanto emerso sembra indicare che le indagini sono a buon punto e che presto la procura potrebbe mettere le mani su qualche altra informazione utile per avere un quadro della situazione.

Un nuovo caso di dossieraggio che è partito dai molteplici accessi abusivi a banche dati sensibili contestate al finanziere Pasquale Striano e che sarebbero state effettuati per ottenere informazioni su numerosi politici, prevalentemente del centrodestra ma non solo, tra cui il ministro della Difesa Guido Crosetto, quello del Made in Italy Adolfo Urso e quello dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.

Sotto accusa anche dei giornalisti

Ma a finire sotto i riflettori ci sono anche alcuni giornalisti, al momento sappiamo che sono almeno tre quelli indagati e tutti fanno parte del quotidiano Domani e sono Giovanni Tizian, Nello Trocchia e Stefano Vergine. A dare il via alle accuse era stato un esposto del ministro della Difesa Crosetto e legato ad un articolo del giornale che parlava dei suoi compensi passati che aveva ottenuto tramite delle consulenze per l’azienda Leonardo.