> > Decreto bollette: cos'è, quali misure prevede e cosa contiene

Decreto bollette: cos'è, quali misure prevede e cosa contiene

Quali sono le voci più importanti del decreto bollette

Decreto bollette: cos'è e quali misure sono state approvare in Cdm per il Parlamento: vale circa 4,9 miliardi di euro

Il 31 marzo scorso scadeva quello varato dal governo Draghi ed il 28 marzo il Cdm guidato da Giorgia Meloni ne ha riprogrammato le misure con alcune modifiche, Decreto bollette: cos’è, quali misure prevede e cosa contiene sono tutte domande a cui è importante rispondere. L’esecutivo attuale lo ha varato a fine marzo ma verrà discusso solo il prossimo 17 maggio. Nel decreto ci sono diverse voci che prevedono non solo il tema energia e ma anche di carattere fiscale.

Decreto bollette: cos’è e quali misure prevede

Si va dagli oneri di sistema in bolletta all’Iva sul gas e sono misure spalmate sul prossimo trimestre fino a fine giugno. Lo scopo è valutare l’andamento dei prezzi ed agire. Sono previsti anche fondi per la sanità ed una proroga fiscale. Complessivamente, il decreto costerà circa 4,9 miliardi di euro. Nello specifico: l’Iva sul gas resterà al 5% e saranno azzerati gli oneri di sistema. L’Iva sarà al 5% anche per il teleriscaldamento e per l’energia prodotta utilizzando gas metano. Il nuovo decreto Bollette del governo Meloni non include oneri di sistema per le bollette della luce che quindi saranno da pagare a partire dalla prossima bolletta. Pesano per circa il 20% sulle bollette della luce.

Bonus sociale e sconto in bolletta

Fino al 30 giugno 2023 confermato il bonus sociale e lo sconto sulle bollette di luce e gas sarà possibile per le famiglie che hanno un Isee al di sotto dei 15mila euro e senza presentare una domanda specifica. Se si è presentata all’Inps la Dichiarazione unica sostitutiva (Dsu) per avere l’Isee, sarà l’Istituto a comunicare quali nuclei famigliari hanno diritto allo sconto. Previsto un bonus per il riscaldamento che sarà applicato negli ultimi mesi dell’anno, da ottobre a dicembre 2023. C’è poi il capitolo imprese: imprese: confermati solo in parte i crediti d’imposta. Per quelle energivore, il contributo è riconosciuto “in percentuale delle spese sostenute”. E per l’anno di imposta 2022, sarà garantito un “regime di tassazione più favorevole”. E in tema di sanità? Saranno stanziati 1,1 miliardi di euro per le Regioni, con lo scopo di “attutire l’impatto economico dovuto al payback dei dispositivi medici sulle aziende del settore”.

Sanità e fisco: fondi e “ravvedimento speciale”

C’è poi il tema fiscale, quello delle tasse. Lì slittano alcune delle scadenze per chi si deve mettere in regola. Si è provveduto a spostare dal 31 marzo al 31 ottobre 2023 la scadenza per pagare la prima rata per “regolarizzare le violazioni di natura formale commesse fino al 31 ottobre 2022”. In chiosa c’è il cosiddetto “ravvedimento speciale” sul periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 e precedenti. Si tratta delle dichiarazioni che sono state effettivamente consegnate, ma in cui qualcosa non tornava.