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Delitto di Caronia, morte Viviana e Gioele: i familiari volevano portare la donna da un esorcista

Delitto Caroni

Delitto di Caronia, dalle intercettazioni sul caso della morte di Viviana e Gioele, è emerso che i famigliari volessero portare la donna da un esorcista.

La procura di Patti, a Messina, si è espressa in merito alla tesi della morte per asfissia presentata dai legali di Daniele Mondello, marito di Viviana Parisi e padre del piccolo Gioele, tragicamente deceduti il 3 agosto 2020 nei boschi di Caronia. In questa circostanza, inoltre, sono state rilasciate anche svariate intercettazioni relative al caso.

Delitto di Caronia, morte Viviana e Gioele: “Tesi morte per asfissia priva di fondamento”

Secondo la Procura di Patti, la tesi avanzata dagli avvocati di Daniele Mondello per contestare la richiesta di archiviazione del caso relativo alla morte di Viviana Parisi e del piccolo Gioele è priva di fondamento. L’ipotesi dell’annegamento per asfissia nel pozzo, tuttavia, continua ad essere declamata ed è stata ribadita anche nella giornata di giovedì 2 settembre, durante una manifestazione organizzata per ricordare le due vittime.

Nella domanda di archiviazione del caso contestata dai legali di Daniele Mondello, il procuratore Angelo Vittorio Cavallo ha spiegato: “Alcuni difensori dei familiari di Viviana Parisi hanno avanzato una suggestiva ipotesi sulla sorte della donna e del suo bambino: Viviana e Gioele sarebbero ‘precipitati’ in un pozzo profondo 3-5 metri, con circa mezzo metro d’acqua al suo interno, per morire entrambi in seguito a ‘asfissia in acqua’. I sostenitori di questa tesi ammettevano di non poter stabilire se Viviana e Gioele fossero precipitati accidentalmente all’interno di tale pozzo o se, invece, fossero stati intenzionalmente lanciati da qualcuno”.

Il procuratore Cavallo ha sottolineato: “I corpi di Viviana e Gioele, successivamente, sarebbero stati prelevati ed estratti dal pozzo, dopo la loro morte, da parte di soggetti sconosciuti, tramite l’utilizzo di un qualche strumento (forcipe o altro). Tali soggetti, dopo avere prelevato il corpo di Viviana dal pozzo, avrebbero collocato il suo cadavere ai piedi del traliccio, così operando un vero e proprio ‘depistaggio’”.

Delitto di Caronia, morte Viviana e Gioele: le argomentazioni della Procura di Patti

La Procura di Patti, tuttavia, ha dichiarato quanto segue: “La tesi non ha alcun fondamento valido ed è smentita dai risultati della stessa autopsia. A questi, si aggiungono altre osservazioni specifiche”. Inoltre, la Procura ha precisato: “In primo luogo, il sopralluogo ed i successivi accertamenti tecnici hanno evidenziato come la mano destra di Viviana abbia ″artigliato″ alcuni arbusti presenti al suolo, assumendo la posizione di quiete nella quale è stata poi rinvenuta: ebbene, appare assai difficile ipotizzare che gli autori del fantomatico depistaggio possano aver usato un accorgimento così ‘raffinato’. In secondo luogo, sempre dalla lettura delle carte della richiesta di archiviazione lette dall’Adnkronos, le due lesioni presenti sulla superficie del cuoio capelluto, in sede tempo-parietale sinistra, sono compatibili e trovano la loro logica spiegazione in un urto diretto del capo della donna contro la superficie libera del sasso lì presente, parzialmente interrato, nella fase di impatto al suolo. Non appare un caso che le indagini genetiche effettuate sul sasso abbiano dato esito positivo con riferimento alla presenza di sangue: appare ovvio come quel sangue non potesse che appartenere a Viviana. Anche in questo caso, non si spiega come i presunti ed ipotetici autori del depistaggio possano aver ‘inscenato’ tale risultato. In terzo luogo, i consulenti hanno escluso la presenza sul corpo di Viviana di lesioni o comunque segni riconducibili all’azione violenta di soggetti terzi, così come di ogni altra tipologia di evento traumatico fra cui, in particolare, anche il prelievo del corpo con ‘forcipi’ o ‘strumenti di altro tipo’, o il suo ‘trazionamento per i capelli’. In quarto luogo, il cadavere di Viviana non è stato oggetto di ‘spostamento’ ad opera di terzi, così come emerso, oltre che dagli accertamenti medicolegali, anche dagli studi condotti dall’entomologo, prof. Vanin; ne consegue che la decomposizione del cadavere di Viviana Parisi è avvenuta nel medesimo luogo del suo ritrovamento, che, pertanto, coincide con quello del decesso. In quinto luogo, il cadavere di Viviana, come già visto, non reca alcun segno o riscontro tipico delle morti per asfissia da annegamento in acqua stagnante o in acque lacustri”.

Delitto di Caronia, morte Viviana e Gioele: intercettazioni

Daniele Mondello: “Era fissata che le togliessero Gioele, aveva manie persecutorie”

In relazione al delitto di Caronia, sono state rilasciate numerose intercettazioni, visionate da Adnkronos, tra le quali figura quella del marito di Viviana Parisi, Daniele Mondello, risalente alle ore 21:42 del 9 agosto 2020, ossia il giorno dopo il ritrovamento del cadavere della deejay.

L’intercettazione riporta quanto segue: “Non me l’aspettavo una cosa così, che andava a finire così. Pensavo che lei se ne era scappata, perché si spaventava che gli prendevano il bambino, aveva la fissazione che gli prendevano questo bambino… e quindi non lo so boh… se ne è scappata?… che cazzo ne so… ora martedì vediamo nell’autopsia”.

Le parole pronunciate dall’uomo risalgono a una conversazione avuta con un amico, Tonino, avvenuta dopo il ritrovamento del corpo senza vita della moglie. In questo contesto, Daniele Mondello ha dichiarato: “Lei era malata, diceva sempre che mi sarebbe successo qualcosa a me e al bambino. A me e al bambino. Aveva sempre queste paure allucinanti, delle paure pazzesche. Secondo me gli è scoppiato il cuore… – ha aggiunto senza sapere di essere intercettato – gli è venuto un attacco cardiaco… troppo caldo, troppo…”.

A questo punto, l’amico, Tonino, gli ha risposto: “Sì, ma c’è qualcosa che non va, secondo me, dico…”. E Daniele: “Sì, perché non si trova il bambino, quella è una cosa strana. Mi stanno massacrando, per quello che mi dicono… io non leggo niente”. E l’amico: “Tipo che la colpa è tua. Ma che cazzo…”. Il marito di Viviana Parise, allora, ha replicato: “Che cattiveria. Ma che ne sanno le persone di quello che ho passato io”. “Non si è voluta fare aiutare, io ho fatto il possibile, ma…”.

Nel momento in cui, poi, l’amico Tonino ipotizza che Gioele possa essere stato rapito, Daniele Mondello ha risposto: “A me sembra difficile, perché lei era malata, capito? Aveva questo problema qua, di persecuzione, hai capito? Si spaventava che… Le è venuto qualche attacco cardiaco e il bambino è rimasto là solo come un cane”.

Daniele Mondello e la richiesta di soldi per andare in televisione

Dalle intercettazioni, poi, è emerso anche che Daniele Mondello voleva soldi “molti soldi, almeno cinquemila euro” per accettare di andare in “presenza esclusiva” sui canali della televisione nazionale per parlare del caso.

Una simile circostanza è emersa nelle intercettazioni del 10 ottobre tra il deejay e il cognato, Roberto Parisi, che gli ha comunicato: “Hanno chiamato papà, Antonio Nicodemo!”, dice il cognato. E Daniele: “Eh. Che è successo?”. “Eeeh… no, niente. No… gli chiedevano… siccome loro non ci sono lì in studio… perché sono a Cosenza per un altro caso… Allora hanno chiesto a papà se… se se la sentiva di andare in studio. Lì a Milano”. “Addirittura…”, ha detto Daniele. E il cognato: “Sì. Dice che…vabbè… oltre alle spese dei viaggi e tutto quanto… dice che gli danno pure qualcosa”. “Se vuole andare…”. “Però lui non vuole andare perché dice: “minchia! Il coronavirus… poi è una sfacchinata!”. E Daniele ha aggiunto: “Ma, infatti, mi sto facendo preparare il messaggio da…”. “Eh, no. Ma infatti io ti ho chiamato perché… perché siccome, so che tu… ti avevano chiesto anche a te… e a questo punto…”.

A questo punto, il marito di Viviana Parisi ha ammesso: “No, ma io… io cerco loro molti soldi. Non mi interessa. Se mi vogliono … (incompr…) altrimenti non ci vado”. Roberto Parisi: “Mi ha detto… ti danno anche qualcosa”. “Se già mio padre gli ha detto che gli dà dei soldi… eh… tu, pure, gli puoi chiamare e dire: “vengo…”. E Daniele ha risposto: “Sì. Ma infatti mi sto preparando il messaggio da Claudio. Lo hai sentito ieri… me lo scrivi? Gli ho detto di preparare il messaggio che io… per il fatto dell’associazione… per la serata… per tutto quanto… io ho bisogno di soldi. Va… cioè… Per avere ‘ste cose. Quindi adesso, vediamo… omissis … eh, vediamo. Organizziamo. Io gli avevo detto di no. Ora. Vediamo Roberto, quanto mi danno, perché sennò non mi muovo. Non mi interessa. Perché non mi interessa”. “Io, fosse anche mille euro, ci andrei di corsa”, ha commentato il cognato. Daniele Mondello, tuttavia, ha replicato convinto: “Maa quale mille euro Roberto! Sì, mille euro! Ma non esiste! Almeno… ma… il più scarso deve essere cinquemila euro!”

Tentato suicidio Viviana, l’omissione dei familiari della donna

Dalle intercettazioni telefoniche e ambientali inserite nella richiesta di archiviazione e visionate dall’Adnkronos, inoltre, si è scoperto che i familiari di Viviana Parisi non volevano si scoprisse che la donna aveva precedentemente tentato di suicidarsi.

A questo proposito, la sorella di Viviana, Denise Parisi, ha detto al proprio compagno: “È appena uscita adesso, al telegiornale, che hanno trovato il secondo certificato, di quando mia sorella ha tentato il suicidio… che io non ho detto nulla a nessuno, ovviamente…”.

Con il proseguire della conversazione, si apprende che anche il compagno di Denise Parisi era a conoscenza dell’intera vicenda e ha suggerito alla donna di asserire di non aver mai visto prima il certificato rinvenuto dalle forze dell’ordine: “Tu questo certificato lo hai visto che l’hai visto, e c’è scritto altro, quindi, hai capito? … … cioè, se chiunque ti dice… senti, guarda, a me non risulta!!… Eeeh… io mia sorella l’ho vista e l’ho vista sana e a me risul… anche l’altro certificato che invece ho visto, eeh, diceva tutto una cosa diversa di quello che han detto loro!… – e ha aggiunto – “Comunque, e boh…tanto doveva venire fuori, Cica, lo sappiamo viene tutto fuori adesso eh…e se anche, ti faccio un esempio, tua sorella aveva uno scheletro nell’armadio qualsiasi, verrà fuori … Se faccio un esempio, se tua sorella aveva l’amante viene fuori Daniele aveva l’amante verrà fuori… Adesso verrà fuori tutto, tutto, tutto, tutto… comunque…”.

Morte Viviana e Gioele: “I famigliari volevano portarla da un esorcista”

Le intercettazioni hanno, poi, rivelato che la famiglia di Viviana Parisi aveva intenzione di portare la deejay da un esorcista.

Nella giornata del 20 agosto 2020, dopo il ritrovamento del corpo di Gioele, parlando con un’amica, Daniela, la cognata di Viviana Parise, Mariella Mondello, aveva affermato: “Tutte ‘ste crisi… ma senti, andiamo dal prete? La volevo portare dal prete, quello là di Gazzi, che è un prete esorcista… Poi una le pensa tutte…”. L’amica Daniela, allora, ha replicato: “e non ci è voluta venire?”. “No, per carità, al solito suo…!”.

Madre Viviana Parisi: “Era andata proprio fuori di testa”

La madre di Viviana Parisi, Carmela Trusso Cafarello, invece, in una conversazione avuta con il nipote Agostino, ha spiegato: “È andata proprio fuori di testa, gioia mia. Poi, quando lei ha avuto questa crisi qua che è stata all’ospedale… anche se ha avuto un’altra ricaduta ed è finita di nuovo all’ospedale, perché poi pensava che magari il merito non le volesse bene, che la tradisse… ogni tanto cadeva… Daniele gli aveva proibito pure di leggere la Bibbia, gli ha detto guai a te… io te la tolgo, te la brucio, non leggere più la Bibbia…”.

Dopo aver ricordato le crisi depressive della figlia, le “manie” legate alle letture ad alta voce della Bibbia e i due ricoveri al pronto soccorso, la donna in lacrime ha anche riferito al nipote che la figlia “era dimagrita, non stava tanto bene, però lei si manifestava che stava bene gioia mia, …incomp… e poi non lo so… (piange) omissis… C’è stato ’sto lokdown e io forse ho trasmesso anche paura, poi dopo dalla scuola siamo rimasti tutti in casa, io sono sincera, io non mi affacciavo nemmeno più sul balcone, sono stata in malattia… perché pensavo che il virus fosse sopra la testa, mi mettevo nel letto, avevo paura, gioia mia, io sono sincera, forse ho trasmesso anche più ansia di quella che …incomp… che poi ho cercato di correggere, però molto probabilmente in quel momento era tanto fragile, che poi si è trovata qui chiusa in casa… omissis… é andata proprio fuori di testa, gioia mia, proprio fuori di testa; poi ,quando lei ha avuto questa crisi qua che è stata all’ospedale, è stata due giorni dalla suocera a Messina, quando poi lei ha voluto… che si sentiva meglio rientrare a casa, la Polizia l’ha fermata e l’ha fatto un bel verbalone… omissis… ma Vivianetta poi si era ripresa comunque gioia mia… omissis… anche se ha avuto un’altra ricaduta ed è finita di nuovo all’ospedale, perché poi pensava che magari il merito non le volesse bene, che la tradisse, e cose… ma quello magari è un momento di manie che aveva che… incomp… ogni tanto cadeva… Daniele gli aveva proibito pure di leggere la Bibbia, gli ha detto guai a te… io te la tolgo, te la brucio, non leggere più la Bibbia”.

Anche durante il lockdown, come trapelato da alcuni interrogatori, Viviana Parisi si recava davanti alla chiesa di Venetico per leggere ad alta voce la Bibbia, nonostante il divieto di uscire.

La madre della deejay, quindi, ha ribadito: “Si è trovata in un momento veramente che il cervello in quel momento gli è andato fuori di testa, gioia mia, ma questo Viviana stava bene, credimi Viviana stava bene… omissis…. perché lei era depressa, era depressa, la depressione purtroppo le avevano dato delle pastiglie sostituite dal suo medico curante, va bene la sostituzione delle pastiglie all’ospedale … incomp… la prima volta, lei è andata lì come che predicava, ha preso la Bibbia, andava sulla terrazza qui e leggeva ad alta voce la Bibbia come impazzita, questo io lo dico, perché lo so, l’ho detto anche alla Polizia, era impazzita, leggeva la Bibbia veramente… omissis…”.

Intercettazione, cognata di Viviana: “Doveva portare a santificare Gioele alla piramide”

Il giorno della scomparsa, probabilmente, Viviana Parisi voleva portare Gioele alla Piramide della Luce, un’installazione alta 30 metri in acciaio patinato, presso il quale ogni anno si svolge il ‘rito della luce’, nel mese di giugno.

In un’intercettazione del 13 agosto 2020 alle 19.29, è la cognata Mariella Mondello ha dichiarato: “È vero che doveva andare là, alla Piramide della Luce, perché lei gliel’aveva detto anche a Carmen che doveva andare là per… santificare suo figlio, che cazzo ne so, lei doveva andare là, te lo dico io, poi lei ha avuto… È andata fuori di testa dopo l’incidente in galleria, si è spaventata, è impazzita perché a lei bastava poco capito – e ha aggiunto –. Lei diceva quando era… lei diceva che quando aveva le crisi… ah… io non voglio vivere in questa vita, non mi piace, questa vita non voglio vivere più in questa vita… capito? … perché lei stava male, cose…”

Parlando con un’amica nella giornata dell’8 agosto 2020, poi, Mariella Mondello ha ammesso: “Sono arrabbiata con Viviana … io sono arrabbiata perché lei, va… a mio nipote me lo ha ammazzato lei! Per la sua testa, per le sue cose, noi ci abbiamo messo tutto il nostro impegno, ma lei non si è voluta curare…!″.

Il 10 agosto, invece, dopo il ritrovamento del cadavere di Viviana Parise, confrontandosi con l’amica Vincenza, Mariella Mondello ricordava anche come i genitori di Viviana avessero fatto poco per aiutare la figlia: “I suoi genitori, non abbiamo avuto il supporto, glielo ’avevamo detto noi ’scendete, curiamola, da tempo in preda ad una forte depressione”.

Il 20 agosto, un’amica aveva detto a Mariella Mondello: “Sempre con il senno del poi… questo bambino non doveva essere lasciato solo con sua madre…”. La donna, quindi, aveva risposto: “Quella una bastarda era, mio fratello, quella mattina, gli aveva… Una mattina… quella mattina gli ha detto: vengo anche io… lui… no no… (gne…. gneeee), e dice gli aveva attaccato… poi gli ha detto che voleva venire perché mi sento un poco male e non voleva restare da solo e lei se ne è “fottuta” , no, doveva andare da sola, dice che lui stanotte se l’è sognata e lei gli ha detto che dice che lei stava andando la’…”.

In un’altra conversazione telefonica intercettata la cognata della deejay si è sfogata: “Lei ogni tanto diceva: io non voglio vivere in questo mondo… lei l’ha detto ah! Lei l’ha detto durante il lockdown, a me questo mondo… e piangeva… non mi piace!. Mio fratello, per evitare… dice lei si stava alterando, per evitare che si alterasse, come sempre, perché mio fratello evitava, dice: va bene, va, vai da sola, ma portati il telefono… portati il telefono… e lui dice: lei gli ha detto: si, si l’ho preso… invece il telefono lei, ho pensava di averlo in borsa, perché lei lo lasciava dentro questo telefono, o non lo ha preso apposta non lo so. Dopo di che se n’e andata…”.

Secondo la Procura di Patti, la cognata di Viviana Parisi, Maria Mondello, “non escludeva che Viviana si fosse suicidata, proprio a causa delle sue precarie condizioni di salute e della convinzione che qualcuno le potesse togliere il bambino (″….lei è scesa dalla macchina in preda al panico, alla fusione totale, non ha capito più un cazzo, e la cosa che pensava… ora questo bambino? ora mi seguono? ora mi prendono? ora mi levano il bambino, perché giustamente lei, in quelle condizioni, chissà che cazzo gli è passato nella testa, è andata e si è ammazzata! Ma non lo so come è, va… ha ammazzato prima il bambino, boh…”.

Mariella Mondello ha anche riferito le continue liti tra il fratello e Viviana: “Doveva stare sempre con lei, sempre con lei, va, pazza va’… è inutile che si dica… Mio fratello è pure già arrabbiato, questa mattina mi ha detto: da quando l’ho conosciuta mi ha fatto sempre l’inferno! Così mi ha detto! Ci ha rovinato… a mio fratello gli ha rovinato la vita, perché mio fratello ora… Ha rovinato la vita a tutti, è una famiglia distrutta… Se avessi saputo… io gli ho detto a mio fratello: se avessi saputo che lei gli faceva fare questa fine al bambino, io glielo scippavo dalle braccia il bambino, glielo scippavo, glielo scippavo, neanche glielo facevo vedere più… me l’ha ammazzato… me l’ha ammazzato con questa…”.

Raccontando della mattina del 3 agosto, infine, la donna ha spiegato: “Hanno fatto colazione insieme, poi lei gli ha detto… aspetta, poi lei gli ha detto che voleva uscire, e lui gli ha detto: vengo anch’io a Milazzo con voi, ah… no, no, ma perché non ti fidi? perché c’è… c’è il bambino …incomp… non ti fidi, tipo gliel’ha buttata cosi… e lui gli ha detto: no, ma sai, io mi sento pure, non voglio rimanere a casa sola perché ho… ho avuto un attacco di panico, da sola …incomp,,, Mio fratello per evitare… dice, lei si stava alterando, per evitare che si alterasse, come sempre, perché mio fratello evitava, dice: va bene, va, vai da sola, ma portati il telefono… portati il telefono… e lui dice: lei gli ha detto: si, si l’ho preso… invece il telefono lei, ho pensava di averlo in borsa, perché lei lo lasciava dentro questo telefono, o non lo ha preso apposta non lo so. Dopo di che se ne andata”. “Io glielo dicevo sempre a mio fratello Daniele, stai attento al bambino, stai attento al bambino, ti raccomando, ah… Gioele che fa? Gioele che dice? omissis. Gli davo due schiaffi e gli dicevo: io vengo con te, se tu non vuoi venire mi lasci il bambino, invece no! Doveva vincere sempre lei, doveva vincere, ha fatto vincere sempre lei, e lui per fare vincere sempre lei… ha perso pure il bambino!”.