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Delitto di Garlasco: 15 anni dall'omicidio di Chiara Poggi

Chiara Poggi e Alberto Stasi

Sono passati 15 anni dal delitto di Garlasco: la famiglia di Chiara Poggi contro Alberto Stasi.

Sono passati quindici anni dal delitto di Garlasco, un omicidio che sconvolse l’Italia e che ebbe come vittima Chiara Poggi. Il delitto avvenne il 13 agosto 2007, per la giustizia l’assassino della giovane Chiara fu il fidanzato Alberto Stasi (39 anni oggi). Quest’ultimo tornerà in tv con un’intervista speciale dal carcere di Bollate (Milano) dove è attualmente recluso. In tale occasione Alberto griderà la sua innocenza.

I famigliari della vittima non hanno dimenticato l’efferato omicidio da parte di Alberto Stasi e sono contrari all’intervista poiché, come dichiarato alla Provincia di Pavia: “In questo modo si continua a mistificare la realtà senza contraddittorio”. La famiglia di Chiara Poggi crede fermamente nella colpevolezza di Alberto.

Delitto di Garlasco: Chiara trovata in una pozza di sangue

Il giorno dell’omicidio Chiara Poggi, una studentessa di 27 anni residente a Garlasco (Pavia), venne trovata senza vita in una pozza di sangue. L’unico indagato per l’omicidio della ragazza fu Alberto Stasi. L’uomo si trova recluso nel carcere di Bollate da sette anni. Nell’intervista televisiva, il 39enne ricostruirà la vicenda secondo la sua versione.

Perché Alberto Stasi venne condannato?

Alberto Stasi venne condannato in Appello a sedici anni di reclusione in seguito a un percorso processuale problematico e non privo di colpi di scena. A incastrarlo in maniera definitiva il fatto che le scarpe fossero del tutto pulite. Un qualcosa di improbabile, se non impossibile, al momento del ritrovamento di Chiara Poggi cadavere, con tutto il sangue che c”era in casa.

Altro elemento importante i pedali intonsi della bici con cui era andato a casa della fidanzata. Da non dimenticare, inoltre, il Dna di Alberto Stasi trovato sul portasapone del bagno in casa Poggi. Secondo la i giudici, questo particolare dimostra come l’uomo si fosse lavato per ripulirsi dal sangue di Chiara Poggi dopo l’omicidio.