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Deltacron: errore di laboratorio o nuova variante?

Deltacron: da variante a errore di laboratorio

Deltacron, un errore di laboratorio o una nuova variante Covid? Sorge il dubbio.

Deltacron, da un errore di laboratorio potrebbe essersi originata una forma virale che non è una variante del Covid. Diversi esperti hanno avanzato dubbi circa l’origine di quello che finora è stato definito come un ibrido tra le mutazioni Omicron e Delta.

Deltacron, errore di laboratorio?

Finora l’abbiamo sentita chiamare “variante Deltacron”. Da qualche giorno, infatti, l’allarme circola da alcuni ricercatori di Cipro, Grecia, che hanno segnalato 25 casi di una forma virale comprendente le mutazioni Omicron e Delta del Covid. Secondo alcuni esperti, però, non si tratterebbe di un ibrido di Sars-Cov2 bensì di una contaminazione avvenuta in laboratorio.

Deltacron, da variante a errore di laboratorio

Il dubbio dei ricercatori deriva da diversi aspetti di Deltacron, tra i quali il metodo utilizzato per l’analisi dei campioni, ovvero l’esame in blocco che avrebbe potuto scatenare una contaminazione. A sostenere questa tesi c’è anche il biologo molecolare Eric Topol dello Scripps Research Translational Institute di San Diego, che su Twitter ha definito la Deltacron come una “scariant”, ovvero una finta variante che creerebbe solo allarmismo senza motivo.

Caso Deltacron, da definire se errore di laboratorio

Non ci sono ancora ulteriori informazioni e dati per poter confermare, o smentire, l’ipotesi dell’errore di laboratorio nella definizione della suddetta variante Deltacron ma la questione verrà sicuramente approfondita per stabilirne le origini. I casi di Deltacron, ad oggi rimangono fermi a 25 secondo il docente di scienze biologiche all’Università di Cipro Leondios Kostriki, e sembrerebbe l’infezione più frequente tra i positivi ospedalizzati rispetto a quelli non ricoverati.