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Deputata M5s Federica Daga contro Grillo: "Io ci ho messo 6 mesi a denunciare la violenza"

Federica Daga

Federica Daga sul video in cui Beppe Grillo difende il figlio: "Non riesco a commentare le sue parole".

Intervistata ad Adnkronos, la deputata del Movimento 5 stelle Federica Daga ha commentato negativamente il video di Beppe Grillo in cui difende il figlio accusato di stupro di gruppo. La pentastellata ha spiegato di non riuscire a commentare le parole di Grillo, aggiungendo come lei ci abbia messo sei mesi a denunciare una violenza subita. La parlamentare ha poi spiegato che sia una fortuna che esista il codice rosso che consente alle donne di denunciare una violenza subita anche con diversi mesi di ritardo. Daga ha dichiarato: “Umanamente mi dispiace per Beppe, il suo è il dolore di un padre. Quasi non riesco a commentare ciò che ha detto. Ho avuto una relazione con una persona violenta per un breve periodo e per elaborare quanto era successo ci ho messo sei mesi, poi ho denunciato”.

Federica Daga commenta il video di Beppe Grillo

Federica Daga ha poi aggiunto: “Io ringrazio che ci sia il codice rosso, che consente alle donne di denunciare anche dopo sei mesi dal fatto. Mi dispiace per Beppe, la giustizia è lenta e io sono in causa da cinque anni”. La parlamentare lo ha detto riferendosi alle dichiarazioni (molto discusse) di Beppe Grillo sulla tempistica con cui è avvenuta la denuncia nei confronti del figlio Ciro. Il garante del M5s si sente infatti dire nel video: “Perché una persona che viene stuprata la mattina e dopo otto giorni fa la denuncia?”.

L’intervento di Paola Taverna

Tramite un tweet è intervenuta sull’argomento anche la vicepresidente del Senato in quota M5S, Paola Taverna, che ha affermato: “Ciò che prova Beppe a livello umano posso solo immaginarlo, e da mamma gli sono vicina. La magistratura è al lavoro, perciò auspico che giornali e talk show lascino che questa vicenda si risolva, come giusto che sia, in tribunale. Serve rispetto: no a speculazioni da sciacalli”. Nel frattempo la famiglia della ragazza, presunta vittima dello stupro da parte di Ciro Grillo e di alcuni amici di quest’ultimo, hanno dichiarato: “Lo spettacolo sul dolore è una farsa ripugnante”. Le indagini proseguono.