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Roma, il questionario shock in una scuola: "Di che razza sei?"

Istruzione

In una scuola primaria della Capitale i genitori dei bambini hanno dovuto rispondere a un questionario per l'individuazione dei DSA: "Di che razza è il bambino?" è la domanda che ha scatenato la bufera

L’istituto di psicologia Centro Clinico Marco Aurelio ha sottoposto i genitori degli alunni di una scuola primaria della Capitale a un questionario per l’individuazione dei disturbi dell’apprendimento (DSA). Tra le altre, la domanda: «Di che razza sei?». Verrebbe da rispondere «In che senso?», alla maniera verdoniana, ma facciamo finta che questi psicologi siano ignoranti – nel senso che ignorano, s’intende – e che non sappiano quindi che le razze non esistono. Scientificamente non esistono. Ecco la reazione dei genitori.

«Nessun intento discriminatorio»

Il luogo della vicenda è la scuola primaria dell’Istituto Comprensivo Borsi-Saffi nel quartiere San Lorenzo di Roma. Di fronte alla lettura del termine «razza» i genitori, indignati, non si sono trattenuti dal sollevare una dura polemica, che tuttavia il dirigente scolastico ha cercato di arginare: «Non c’era nessun intento discriminatorio né da parte della scuola né da parte dell’istituto di psicologia che ha fornito il test, si tratta di questionari standard» ha assicurato secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera.

La tipologia di questionario

A spiegarla è sempre Il Corriere della Sera, che ha seguito da vicino la vicenda. Intitolato Questionario sul comportamento del bambino, si tratta di un test ordinario che rientra tra gli strumenti utilizzati per l’individuazione precoce dei disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) come la dislessia, la disgrafia o la disortografia, forniti all’istituto scolastico a titolo gratuito e volontario dal centro su menzionato.