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Di Maio, come uscire dalla pandemia? "Tutti i Paesi hanno capito che serve il multilateralismo"

L'appello di Di Maio: per sconfiggere la pandemia serve il multilateralismo

Il ministro degli Esteri al Tg1 ha affermato che per sconfiggere la pandemia bisogna creare un'alleanza di più paesi che hanno un obiettivo comune.

Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, è stato intervistato dal Tg1 al termine della settimana che lo ha visto impegnato a New York per l’assemblea generale dell’Onu. Durante l’intervista, il ministro ha detto la sua sulla domanda che chiunque da molto tempo si sta ponendo: come farà il mondo ad uscire dalla pandemia?

Di Maio, per uscire dalla pandemia è necessario il multilateralismo

“Tutti i Paesi del mondo hanno capito che per uscire da questa pandemia serve il multilateralismo. Questo arricchisce la relazione tra Stati e le relazioni dell’Italia con gli altri Stati, anche dal punto di vista economico”.

É questa la risposta diretta e precisa che Di Maio ha dato. Per chi non lo sapesse, nelle relazioni internazionali, con il termine multilateralismo ci si riferisce ad un’alleanza di più Paesi che seguono un obiettivo comune. Inoltre, Di Maio ha aggiunto che:

“L’Italia metterà a disposizione 45 milioni di dosi di vaccino per i Paesi che ne hanno bisogno”. In questo contesto, è un grande segnale di credibilità che l’Italia sia già al 77% di cittadini over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale”.

Draghi: “La risposta alle sfide che dobbiamo affrontare risiede nel multilateralismo efficace”

Certamente, il ministro degli Esteri non è l’unico che crede che questa strada sia la più giusta da intraprendere. Lo stesso premier, Mario Draghi, nel suo discorso al dibattito generale della 76ma Sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ha detto chiaramente che è necessario rilanciare il multilateralismo:

“La risposta alle sfide che dobbiamo affrontare risiede nel multilateralismo efficace, fondato su un dialogo inclusivo e aperto. È in questa prospettiva che l’Italia intende continuare ad assicurare il proprio contributo di idee e risorse”.

Tuttavia, Draghi ha marcato come da molto tempo il multilateralismo si sia indebolito:

“Da qualche tempo assistiamo a un progressivo indebolimento del multilateralismo, che ha garantito pace, sicurezza e prosperità a partire dal dopoguerra. Gli ultimi mesi ci hanno però posto davanti a problemi che non possiamo risolvere da soli. Penso alla pandemia, e al rischio di nuove e pericolose varianti del virus. Al cambiamento climatico e alla difesa della biodiversità. Alla ripresa economica e alla lotta alle diseguaglianze e all’insicurezza alimentare. Alla risoluzione dei conflitti e al contrasto al terrorismo”.

Draghi: “Bisogna rilanciare il multilateralismo perchè la pandemia non è ancora finita”

Il premier ha poi aggiunto:

“A più di un anno e mezzo dall’inizio della crisi sanitaria possiamo pensare al futuro con maggiore ottimismo. La campagna di vaccinazione ci ha restituito fiducia nella nostra capacità di conquistare una nuova normalità. In Italia e in Europa abbiamo riaperto gran parte delle attività economiche. Gli studenti sono tornati nelle scuole e nelle università. Dopo mesi di solitudine, la nostra vita sociale è finalmente ricominciata. La pandemia non è però finita e anche quando lo sarà, avremo a lungo a che fare con le sue conseguenze. A livello globale, abbiamo davanti differenze drammatiche nella diffusione dei vaccini. Nei Paesi ad alto reddito, più del 65% della popolazione ha ricevuto almeno una dose. Nei Paesi più poveri, solo il 2%”.