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Donald Trump ha scelto: segretario di Stato sarà il petroliere amico di Mosca

Rex Tillerson

Donald Trump ha scelto, sarà Rex Tillerson il nuovo segretario di Stato. Ma è già polemica: Tillerson non ha esperienza politica e è molto vicino a Mosca. Donald Trump ha scelto il suo segretario di Stato. Per il ruolo al momento ricoperto da John Kerry e che in passato è stato anche dell’ex...

Donald Trump ha scelto, sarà Rex Tillerson il nuovo segretario di Stato. Ma è già polemica: Tillerson non ha esperienza politica e è molto vicino a Mosca.

Donald Trump ha scelto il suo segretario di Stato. Per il ruolo al momento ricoperto da John Kerry e che in passato è stato anche dell’ex rivale per la Casa Bianca Hillary Clinton, il tycoon ha scelto Rex Tillerson. Ad annunciarlo è stato lo stesso Trump via Twitter.

Il ruolo di segretario di Stato è di primissimo piano nell’ambito dell’amministrazione di un presidente USA. Rappresenta di fatto un ministro degli Esteri con competenze più estese, che comprendono anche alcuni aspetti degli affari nazionali. Gli ultimi due segretari di Stato USA sono stati, come ricordato, Hillary Clinton (primo mandato del presidente uscente Barack Obama) e John Kerry (secondo mandato). Due politici esperti, al contrario di Rex Tillerson.

Chi è Rex Tillerson, il segretario di Stato scelto da Donald Trump

Si tratta dell’amministratore delegato della Exxon Mobil, compagnia petrolifera di primo piano (in Europa è nota come Esso), che da anni stringe rapporti di stretta collaborazione con la Russia di Vladimir Putin. Dopo le polemiche dei giorni scorsi a seguito della diffusione, da parte del Washington Post, della notizia dei presunti aiuti messi in campo da Mosca per favorire l’elezione di Donald Trump, quest’ultimo ha deciso di affidare uno dei ruoli più importanti a una figura che, ancora una volta, rimanda proprio alla Russia.

Ma quello di Rex Tillerson è un nome sgradito al fronte democratico, nonché ad alcuni esponenti dello stesso partito repubblicano, anche perché si tratta di una figura del tutto priva di esperienza politica. Texano, classe 1952, laureato in ingegneria, guida la Exxon Mobil da dieci anni. Il suo legame con Mosca non è una voce di corridoio, perché Putin in prima persona gli ha conferito pochi anni fa l’Ordine dell’Amicizia, un riconoscimento agli stranieri con importanti legami con la Russia.

Diversi commentatori hanno infine posto il problema del conflitto di interessi che si avrebbe se la stessa persona dovesse gestire la politica estera USA e far fruttare i contratti petroliferi con la Russia. Mosca, al momento, è ancora sotto sanzione, a seguito di una precisa presa di posizione da parte della comunità internazionale in cui gli USA hanno avuto un ruolo di primo piano. Con Tillerson sarà da valutare quanto peserà il fatto che la conferma delle sanzioni rappresenti un grave handicap all’ottimizzazione economica dei contratti petroliferi della Exxon Mobil con la Russia.