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Donati gli organi di un 23enne padre di due figli: morto dopo un incidente in bicicletta

Puglia

Un giovane di 23 anni, padre di due bambini, è morto a causa di un incidente in bici: i parenti hanno dato il consenso alla donazione degli organi.

In Puglia, un giovane di 23 anni è deceduto a causa di un incidente in bicicletta, lasciando la compagna di 21 anni e i due figli della coppia, rispettivamente di tre e un anno. In seguito alla prematura scomparsa del ragazzo, la sua famiglia ha acconsentito alla donazione degli organi, permettendo ai medici di procedere con l’espianto.

Puglia, donati gli organi di un 23enne morto per un incidente

Il 23enne vittima di un drammatico incidente in bicicletta, rivelatosi poi fatale, era un bracciante agricolo di nazionalità romena che, da anni, risiedeva con la sua famiglia di origine nel comune di Trinitapoli, in provincia di Barletta-Andria-Trani, in Puglia.

Sulla base delle informazioni diffuse dai giornali locali, l’incidente è avvenuto nella giornata di mercoledì 21 aprile e il giovane è stato soccorso dal personale sanitario del 118, tempestivamente giunto sul luogo, che lo ha trasferito prima presso l’ospedale di Barletta e, poi, all’ospedale di Andria. Quando ha raggiunto le strutture ospedaliere, il paziente era cosciente: ciononostante, le sue condizioni di salute si sono rapidamente aggravate provocandone la morte.

Una volta dichiarato il decesso, i medici del nosocomio di Andria hanno ricevuto il consenso a una donazione multiorgano sottoscritto dai genitori del 23enne, dal fratello e dalla compagna.

L’operazione chirurgica svolta all’ospedale di Andria

L’espianto degli organi effettuato all’ospedale di Andria è stato descritto come l’operazione chirurgica “più importante e complessa che l’equipe diretta dal dottor Giuseppe Vitobello abbia mai gestito”.

L’intervento, avvenuto nella sala operatoria diretta dal dottor Nicola di Venosa, è stato condotto da cinque differenti equipe mediche: l’espianto del cuore è stato effettuato da cardiochirurghi provenienti da Napoli; quello del fegato dai medici di Bari; il pancreas e un rene sono stati prelevati da chirurghi di Milano, dove è stato organizzato un trapianto combinato; il secondo rene è stato asportato dall’equipe chirurgica di Foggia; le cornee, infine, sono state espiantate dal team oculistico di istanza ad Andria, coordinato dal dottor Fabio Massari, e verranno indirizzate alla Banca degli Occhi di Mestre.

In merito alla vicenda, si è espresso il commissario straordinario della Asl Bt, Alessandro Delle Donne, che ha dichiarato: “Straziante e piena di speranza questa storia lascia tutti noi senza parole ma con la volontà di far sentire il nostro abbraccio a tutta la famiglia di questo giovanissimo padre per la capacità che ha avuto di dare e dimostrare amore per la vita”.

Il dottor Giuseppe Vitobello, responsabile dell’unità operativa Trapianti, invece, ha spiegato: “Non è mai facile: noi ci confrontiamo sempre con il dolore della perdita e proviamo a sostenerlo e canalizzarlo verso la vita che è insita nella donazione, ma oggi più che mai ci stringiamo attorno ai genitori, al fratello e alla giovanissima compagna del donatore e accarezziamo i suoi figli messi troppo presto di fronte alla perdita”