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Drag queen legge un libro ai bambini in biblioteca, è scontro aperto tra Lega e Arcigay in Valle d’Aosta

Drag queen legge libri ai bimbi

Nuovo scontro tra la Lega e Arcigay in Valle d’Aosta: drag queen legge libri ai bimbi in biblioteca e scoppia la polemica.

Drag queen legge libri ai bimbi in biblioteca: l’iniziativa organizzata nell’ambito dell’Aosta Pride week 2023 ha mandato su tutte le furie la Lega che si è scagliata contro l’Arcigay e l’evento.

Drag queen legge libri ai bimbi, la Lega attacca Arcigay in Valle d’Aosta

Lega vs Arcigay in Valle d’Aosta. Al centro della contesa tra le parti c’è un evento organizzato dalla Regione, l’Aosta Pride week 2023. Nell’ambito dell’iniziativa, il prossimo 30 settembre, Francesco Pierri, nel ruolo della drag Cristina Prenestina, leggerà il libro Nino il T-rex nella biblioteca del quartiere Dora di Aosta e accompagnerà bambini e bambine in un laboratorio creativo.

Dopo aver appreso dell’evento, il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Andrea Mafrin, si è scagliato contro quanto organizzato dall’Aosta Pride week 2023. Durante una interrogazione tenuta in vista della riunione dell’assemblea del 27 settembre, Mafrin ha denunciato l’iniziativa bollandola come “una lettura di libri dedicati specificamente ai bambini da parte di una cosiddetta ‘drag queen’, ovvero, come definito dal vocabolario Treccani ‘una persona di sesso maschile, generalmente omosessuale o transessuale, che si esibisce in spettacoli di varietà travestita da donna, con un trucco appariscente e un abbigliamento vistoso'”.

Il botta e risposta

Il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, quindi, ha sottolineato che “la biblioteca in questione risulta inserita nel Sistema bibliotecario valdostano” e ha chiesto se l’iniziativa “sia stata condivisa con l’assessore regionale competente ed eventualmente se sia stato richiesto di aderire e/o estendere l’evento”.

Alle parole di Mafrin ha risposto il comitato Aosta Pride che ha precisato che il libro scelto per la lettura è pubblicato da un editore che lotta contro “gli stereotipi e le violenze di genere”. Il comitato ha anche rimarcato che Francesco Pierri è “oltre che un artista di talento, un assistente sociale che lavora per il Comune di Roma, e che si occupa quotidianamente di minori, consigliere dell’Ordine degli assistenti sociali del Lazio e che, addirittura, si è occupato di famiglie con minori sottoposti a provvedimento dell’Autorità giudiziaria minorile”.

Inoltre, il comitato Aosta Pride ha ricordato che le biblioteche sono “spazi di inclusione” e “l’evento è su prenotazione: sono i genitori a iscrivere figli e figlie”. Pertanto, “né il Comitato Aosta Pride né tantomeno Cristina Prenestina obbligheranno bambini e bambine a partecipare all’evento e crediamo che questo non debba preoccupare nessun politico”.