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Draghi torna a Roma dal vertice NATO di Madrid con un giorno d’anticipo: domani Cdm sul caro bollette

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Draghi ha lasciato il vertice NATO a Madrid con un giorno d’anticipo per presenziare a un Cdm sul caro bollette fissato giovedì 30 giugno.

Draghi ha lasciato il vertice NATO a Madrid con un giorno d’anticipo, rientrando a Roma nella serata di mercoledì 29 giugno, ufficialmente per presenziare a un incontro del Consiglio dei ministri sul caro bollette. Intanto, le tensioni nel Governo continuano ad aumentare dopo la visita del cofondatore del Movimento 5 Stelle al premier.

Draghi torna a Roma dal vertice NATO di Madrid con un giorno d’anticipo: domani Cdm sul caro bollette

Il presidente del Consiglio Mario Draghi è rientrato a Roma nella serata di mercoledì 29 giugno, lasciando in anticipo il summit della NATO organizzato a Madrid. Subito dopo la cena che si è tenuta al museo Prado con tutti i leader dei Paesi membri dell’alleanza, infatti, il premier ha lasciato Madrid tornando a Roma con un giorno di anticipo. Il vertice organizzato nella capitale spagnola durante il quale verrà stabilita la strategia per la sicurezza dell’Occidente insieme al presidente americano Joe Biden, il leader francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e le altre alte cariche dell’UE proseguirà senza Draghi.

La notizia è stata riferita da fonti di Governo che hanno anche comunicato che, giovedì 30 giugno, è stata fissata una riunione del Consiglio dei ministri. Tra i punti all’ordine del giorno, figura anche il caro bollette.

A quanto si apprende, quindi, il presidente del Consiglio è stato richiamato a Roma per presenziare al Cdm sulla riduzione dei costi dell’energia.

Nonostante la spiegazione ufficiale con la quale è stato motivato il repentino rientro a Palazzo Chigi del premier, tuttavia, è difficile non pensare che il ritorno anticipato di Draghi non sia da ricollegare all’altissima tensione che esiste negli ambienti della maggioranza di Governo. Una tensione talmente asfissiate da far temere la rottura e il conseguente crollo del Governo dei Migliori.

Tensioni nel Governo: l’incontro con Grillo e la reazione di Conte

Nel corso della conferenza stampa organizzata a Madrid dopo il vertice NATO, Draghi ha dichiarato: “Il governo non cade”.

Le certezze del premier, però, non sembrano essere condivise dal presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte che avrebbe passato circa un’ora al Quirinale nel pomeriggio di mercoledì 29 giugno per parlare con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e capire se davvero Draghi abbia chiesto la sua estromissione dal partito durante l’incontro con Beppe Grillo.

La circostanza, intanto, è stata smentita sia da fonti della presidenza del Consiglio che hanno negato ogni richiesta di Draghi a Grillo sulla rimozione di Conte che dal cofondatore del M5S. Nella mattinata, infatti, secondo quanto riportato da AdnKronos, Grillo avrebbe detto ad alcuni dei suoi fedelissimi: “Ogni volta vengo strumentalizzato e raccontano ca*zate su di me e su Draghi…”.